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sabato 6 aprile 2024, di redazione
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Si rinnova nel millenario Santuario di Villa di Briano la ultrasecolare sfilata dei carri allegorici della domenica in Albis.
Un pellegrinaggio di fede popolare, di folclore, un’antica tradizione della "prianella" che vede centinaia di persone raggiungere la chiesetta per chiedere una "grazia" alla Madonna, alla Madre Celeste.
Arrivano anche i carri addobbati da Giugliano, Melito, Qualiano, San Marcellino e da tanti luoghi limitrofi, che con le paranze riempiono la piazza per un intero pomeriggio, di suoni della tammorra, del "sisco" che come una nenia invade le stradine e le campagne circostanti mentre, decine e decine di ballatori si muovono al ritmo incessante delle tammorre e delle castagnette, tra un "votata" ed una figura plastica di corteggiamento.
E’ ’ il rito che si ripete nel tempo, la riproposizione della fatica, del sudore della fronte dei contadini che mietevano il grano o tagliavano la canapa , lavoratori della terra che rendevano grazie alla Madonna per l’abbondante raccolto.
E tutto questo mette in moto una comunita’ che accoglie, che fa esperienza della memoria, un intero popolo che si fa pellegrino lungo le strade che portano al Santuario alla ricerca del soprannaturale, dell’inedito, del mistico.
Quest’anno, dopo 50 anni, non ci sara’ il nostro don Paolo: ci ha lasciati il 16 marzo scorso dopo un periodo di malattia. La sua e stata un opera instancabile, fedele al Vangelo, un’azione in continua evoluzione, sempre alla ricerca del nuovo, dell’inesplorato, restando comunque nel solco della tradizione di cui questo luogo ne e’ importante testimonianza.
Siamo sicuri che stara’ anche lui battendo la mano sulla tammorra e accennando ad un passo di danza insieme ai ragazzi e ai suoi cari.
Co. Sta.