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mercoledì 2 ottobre 2024, di redazione
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Ha preso il via la VI Edizione del Premio Nazionale Annalisa Durante, con la pubblicazione della Circolare dell’USR Campania n. 58320 del 26/9/2024 che ha adottato il bando di Concorso “Annalisa Durante. Un MARE di sentimenti”, promosso dall’associazione intitolata alla memoria della giovane vittima di Forcella, in collaborazione con l’USR Campania, la Fondazione Polis della Regione Campania, il Comune di Napoli, Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, AIB – Associazione Italiana Biblioteche ed Ufficio del Garante per i diritti dei detenuti della Regione Campania.
Per partecipare al Concorso nazionale, le scuole, le biblioteche e gli istituti di pena di tutta Italia possono inviare le candidature dei giovani studenti, bibliotecari, detenuti e messi alla prova all’indirizzo PEC associazionedurante@pec.it, compilando il modulo di domanda e realizzando gli elaborati secondo le modalità indicate nel bando scaricabile nella Sezione del sito www.annalisadurante.it dedicata alla VI Edizione del Premio Nazionale Annalisa Durante. I termini per inviare le domanda scadono il 20 dicembre 2024. Le premiazioni avverranno dal 19 al 21 febbraio 2025, con la partecipazione che sarà possibile presso la Biblioteca Annalisa Durante e in diretta streaming sui canali social di Radio Siani – la Radio della legalità.
“La novità di quest’anno – ha dichiarato il presidente dell’associazione Durante Giuseppe Perna - è l’aver aperto il Concorso non soltanto alle scuole, ma anche ai giovani che studiano nelle Biblioteche e a coloro che sono impegnati in percorsi di studio e recupero all’interno di istituti penitenziari ed Enti convenzionati per la messa alla prova”.
“Annalisa suscita nei giovani un mare di emozioni e di sentimenti – ha proseguito don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis - perché è una vittima innocente avvertita come una sorella dagli studenti"
Lieta di contribuire a promuovere la partecipazione delle biblioteche italiane al Concorso si è dichiarata la componente del CEN dell’AIB Maria Pia Cacace, per la quale “nel nome di Annalisa è sorta una Biblioteca divenuta il simbolo dell’inclusione, della lotta e del riscatto socio-culturale di un territorio complesso".
Per Samuele Ciambriello, garante per i diritti dei detenuti della Regione Campania “si legge e si immagina, si provano emozioni. La lettura libera i sentimenti, educa, aiuta a crescere. Una penna può fare più male di un colpo di pistola”.