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domenica 10 ottobre 2010, di redazione
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GRAZZANISE - Tre anni e mezzo di vita, oltre 1300 articoli, 11 quaderni storico-letterari, più di 165.000 visite, molte da fuori Grazzanise, alcune dall’estero. Possibilità per gli utenti non solo di leggere ma anche di intervenire su qualsiasi argomento. Apertura incondizionata a tutti, specialmente a quelli che la pensano diversamente. Spirito di servizio alla cittadinanza. Nessun tornaconto personale, nessuna autopromozione, ma soltanto lavoro e sacrifici anche economici.
Questo è Grazzaniseonline, portale di notizie di Grazzanise e del Basso Volturno, nato e gestito per offrire alla cittadinanza uno strumento di partecipazione democratica, un’agorà dove nessuno è estraneo e ognuno può sentirsi protagonista della vita sociale del proprio paese, uno strumento di conoscenza per i tanti nostri concittadini che vivono fuori.
In questi tre anni e mezzo abbiamo dato voce a tutti, senza guardare al colore politico né alla bella scrittura. Chiunque ci ha mandato un articolo, un comunicato, una nota se l’è visto pubblicare immediatamente e senza censure.
In ogni nostro articolo ci sforziamo di essere chiari e precisi evitando personalizzazioni e strumentalizzazioni. Un lavoro quotidiano che ci impegna intellettualmete e fisicamente (e di cui potremmo anche fare a meno) da cui traiamo un unico compenso, la soddisfazione e la gratitudine di chi ci legge e la tranquilla coscienza di aver fatto le cose con scrupolo e imparzialità. Per noi sono valori molto importanti.
Ci gratificano molto i messaggi di coloro che pur dissentendo dalle nostre opinioni, ci riconoscono la schiettezza di atteggiamento, la sincerità dei sentimenti e l’utilità del servizio che offriamo. Sono tanti coloro che hanno avuto con questo portale rapporti anche conflittuali ma continuano a ’navigarlo’ e a scrivere nelle sue pagine.
Ci dispiace invece per quelli, per fortuna pochissimi, che pensano di questo sito tutto il male possibile. Ogni opinione è legittima e la rispettiamo e se dovessero mandarcela per iscritto non esiteremmo a pubblicarla. Non ce la prendiamo neppure quando il nostro prodotto è definito, con vera eleganza, “na schifezza ’e sito” o “sito appizzuttato”, o "sito comunista" (che oggi è il massimo dell’ingiuria secondo i parametri in voga a Roma), o "sito ’e Peppe ’o russo", con evidente malafede oltre che ignoranza.
Certo non possiamo accontentare tutti, non abbiamo questo dono. A volte, senza volerlo, urtiamo forse la suscettibilità altrui, soprattutto quando l’altrui appartiene al mondo della politica. Purtroppo, per una forma primitiva di protagonismo, succede che la politica, a Grazzanise come a Roma, non accetti di confrontarsi, di essere osservata, analizzata e, orrore!, criticata.
Oggi nella politica impera il concetto che chi è stato eletto dal popolo non può essere messo in discussione. Assai bene hanno saputo analizzare questo aspetto altri gestori di siti web, non lontani da noi, che si trovano ad affrontare le stesse problematiche. “L’esito delle elezioni – ha scritto recentemente Bartolo Mercone, direttore del sito Comunedipignataro.it - di norma decide chi avrà il diritto-dovere di amministrare, non consegna la proprietà del paese pro tempore alla maggioranza. Qualcuno, prigioniero e nostalgico di vecchie logiche, pare abbia una visione privatistica della res publica, che non viene amministrata ma che viene gestita mediante un eccessivo esercizio del potere”.
Succede così che involontariamente ci si trova a fare i conti con chi pensa di essere al di sopra di tutto e di tutti e di essere trascinati in discussioni di piazza o additati in pubblico comizio.
Perché poi? La gente si chiederà: che cosa ci sarà in quel sito da meritare giudizi così sprezzanti?
Buona parte di quella gente non sa, non ha letto, ascolta soltanto la tiritera del capo. Se quella gente avesse la possibilità di andare alla fonte si accorgerebbe che il politico, per questioni sue, non aveva colto né lo spirito né la lettera di quanto era stato scritto.
Attacchi spropositati e senza fondamento provenienti da varie parti sono all’ordine del giorno. La politica raramente è servizio, spesso è interesse personale, in molti casi è brama di potere, ma sempre è narcisismo. L’homo politicus tiene in modo abnorme alla propria immagine e diffida di chiunque possa metterlo in ombra. E’ difficile trovare un politico che non reagisca male a un articolo non favorevole. E questo vale a 360 gradi.
Ci dispiace, ripetiamo, di non avere il 100% di consensi ma non ci possiamo far nulla.
Possiamo solo promettere di impegnarci ancora di più e meglio per rendere un servizio quanto più decoroso possibile e non ci lasceremo trascinare in polemiche assurde né tantomeno ci faremo intimidire.
frates