| Grazzanise oggi | Numeri utili | I nostri Caduti | Ris. elettorali | Trasporti | Differenziata | Meteo |
Il Pd casertano, "una macchina di potere" per dirigenti ambiziosi
martedì 18 novembre 2014
Tweet |
Un partito allo sbando, un partito che si cerca di plasmare su misura di poche
pochissime persone e di qualche dirigente ambizioso.
Questo è il PD in provincia di Caserta…purtroppo.
Questo è il partito della trasparenza e della legalità pura e dura della Capacchione e
della Picierno, il partito che corteggia Cantone come candidato unitario per la guida
della Regione, ma nei fatti è il partito che si allea, ancora una volta, come accaduto
per la gestione del potere in alcune grandi realtà come Santa Maria Capua Vetere e Mondragone, con i seguaci e gli eredi politici di Landolfi e Cosentino.
Il PD Casertano, per dirla alla Berlinguer, non fa più politica, ma è diventato “una macchina di potere”, oramai sganciato dai suoi valori fondativi popolari e riformisti.
Ieri, con il presunto accordo per l’elezione degli organi dirigenti dell’ASI, una
componente provinciale del più grande partito italiano ha perseguito, e forse
raggiunto, un accordo con Forza Italia e Nuovo Centro Destra, non basato su alcun
programma di rilancio industriale per la nostra provincia, ma sulla spartizione di
qualche poltrona, magari per accontentare qualche sindaco che non potrà ricandidarsi
per il terzo mandato e qualche sindaco, non iscritto al PD, che potrebbe garantire
qualche spicciolata di voti a qualche candidato alle prossime elezioni regionali.
Il potere per il potere.
Il tutto mortificando ancora una volta, anche, gli organi statutari del Partito. Si perché
ancora una volta la segreteria provinciale, che è l’organo esecutivo del Partito e non
decisionale, ha scavalcato la Direzione, che è il vero organo di indirizzo politico del
partito, l’organo in cui si definiscono alleanze, perimetri delle coalizioni, si prendono
decisioni a vantaggio di tutti e per tutti, si fanno battaglie e magari si perde qualche
medaglietta, ma già, qui dal 17 Novembre 2013 un presidente, in barba alle norme,
non è stato in grado o non ha voluto convocare l’assemblea per l’elezione della
direzione provinciale.
Beh, questo è il PD in provincia di Caserta, il partito che dovrebbe trainare il
centrosinistra e difendere i valori più cari agli elettori, ma…la storia dell’ultimo anno parla chiaro.