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venerdì 17 gennaio 2025, di redazione
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Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa di Giuseppe Rotoli (Pignataro Maggiore, 1952 – 2015), una delle figure più interessanti del panorama poetico dell’intero Mezzogiorno, e non solo.
Il Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Pignataro Maggiore (guidato dal Presidente Giovanni Nacca) ha sentito la necessità di ricordarne il percorso letterario con un evento previsto per la prossima primavera (periodo 25 aprile – 1° maggio 2025). A parlare dell’uomo e del poeta interverrà Fabio Pusterla (Università della Svizzera Italiana), una delle voci poetiche più autorevoli in Europa. Per l’occasione sarà presentato il volume Tra fremiti e fermezza. Antologia poetica (1990 – 2012) – di cui si propone in anticipo la copertina - che raccoglie gran parte della produzione poetica del Rotoli, con un saggio introduttivo di Fabio Pusterla. Del poeta si ripercorreranno i temi dell’impegno civile, della vita familiare, del rapporto amore-odio col luogo natio, della riflessione sul mondo della scuola e, infine, sulla malattia e sulla morte; temi che spingono il lettore a scandagliare la propria esperienza e a interrogarsi sul senso della vita.
Profondo conoscitore della tradizione poetica italiana, nonché di quella di lingua inglese, Rotoli è da collocare, a giusta ragione, nel variegato e complesso mondo della poesia contemporanea italiana, sottraendolo dalle angustie di facili e grossolani localismi. Giuseppe Rotoli è stato docente di Lingua e letteratura inglese nei licei della provincia di Caserta ed ha avuto un grande interesse per la poesia italiana e inglese del Secondo Novecento.
Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Frammenti epifanici (Ragusa, 1990); Un varco nel muro (Firenze, 1992); La pigrizia del potere (Firenze, 1997); La cenere in bocca (Falloppio, 2010); Porta luce il dolore (Milano, 2012). Suoi interventi critici sono apparsi, oltre che su vari siti web, sulle riviste «Le Muse», «Il mulo», «Agorà».
Nel 1996 vince il concorso di traduzione letteraria del “Premio Matera” con la traduzione di poesie di Wendy Cope. Si è interessato anche di dialetti, pubblicando in proprio La grammatica pignatarese. Ha curato il commento critico delle poesie dei vincitori – sezione poesia – del premio Pulitzer (USA).
È il caso di sottolineare come il piccolo comune dell’alto casertano – proprio per interesse di Giuseppe Rotoli e di Giovanni Nacca, allora operanti nell’Associazione “Amici della Musica” – sia stato il centro di prestigiosi incontri letterari, ospitando in pochi anni poeti notevoli come Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Antonella Anedda, Francesco Scarabicchi, Stefano Simoncelli e ancora Bruno Galluccio, Anna Ruotolo, Stelvio Di Spigno.
La data dell’evento sarà resa nota appena disponibile.
Co. Sta.