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venerdì 29 novembre 2013, di redazione
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Grazzanise - E’ vietato, con decorrenza immediata, a tutti i proprietari dei fondi nelle adiacenze dello scarico finale della Fognatura Comunale a Brezza l’utilizzo a qualsiasi titolo delle acque provenienti dall’emungimento da pozzi e superficiali, per qualsiasi uso, sia irriguo che per l’alimentazione animale ed, ovviamente, ancor più per gli usi umani.
E’ quanto prevede l’ordinanza n. 39 del 27 novembre 2013 della Commissione Straordinaria presso il Comune di Grazzanise notificata alla cittadinanza della Frazione nonché alla Stazione dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Caserta.
Il provvedimento adottato dai dott. Auricchio, Migliorelli e Quaranta, che non è legato in alcun modo alla questione dei rifiuti tossici, prende spunto dalla relazione del Responsabile dell’area Urbanistica – ambientale, arch. Malena, del 21 novembre 2013, sulla situazione della depurazione delle acque reflue del Comune. In tale relazione nella parte riguardante la Frazione si afferma che il depuratore costruito negli anni ’90, in disuso, a fine 2012 è stato ripristinato ma non è entrato in funzione lo stesso in quanto le vasche presentavano delle perdite. In conseguenza di ciò le acque reflue vengono immesse nel canale dell’Agnena senza essere depurate.
Secondo l’ordinanza nel bilancio di previsione recentemente approvato è stata prevista una somma per far fronte a questa urgenza ma, nel frattempo, poiché la struttura non è in funzione, non risultano rispettati i limiti di cui alla Tab. III - All. V - Parte III del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (scarico in acqua superficiale). Pertanto i Commissari, per tutelare la salute pubblica, si vedono costretti a vietare l’utilizzo a qualsiasi titolo delle acque superficiali e dei pozzi nelle adiacenze del tragitto dal depuratore stesso al canale Agnena.
frates