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sabato 31 maggio 2014, di redazione
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Grazzanise - Una riuscitissima manifestazione si è svolta stamane presso la scuola Media ‘F. Gravante’ dove l’Associazione Culturale Tre Grazie ha organizzato un incontro con il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Isernia, dott. Paolo Albano, per la presentazione del libro “La strage di Caiazzo – 13 ottobre 1943”, scritto con il giornalista Antonio della Valle con una prefazione di Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.
Il volume ripercorre il caso dei ventidue innocenti, per lo più donne e bambini, trucidati dai nazisti senza alcuna ragione in un casolare di Caiazzo il 13 ottobre 1943.
La strage, insabbiata e rimasta dimenticata per decenni in un armadio della vergogna, tornò all’attenzione dell’opinione pubblica e degli inquirenti grazie al ricercatore italo-americano Joseph Agnone che nel 1988 venne fortuitamente a conoscenza del fatto. Fu così che si arrivò, presso il Tribunale di S. Maria C.V. alla sentenza di condanna per i principali colpevoli (Wolfgang Lehnigk-Emden e Kurt Artur Schuster) rendendo giustizia dopo tanti anni alle vittime. L’autore del libro era proprio il PM di allora.
L’evento di oggi è valso a rinnovare la memoria di quei fatti e di tanti altri simili che aspettano ancora giustizia. Un incontro tanto più importante e significativo in quanto vi hanno partecipato le classi terze della Scuola Media che hanno nel programma di studio appunto la II guerra mondiale.
Dopo la presentazione del Coordinatore della Tre Grazie, dott. Mattia Parente e della DS, prof.ssa Francesca Romana Boccini (l’importanza dello studio della storia da estendere a uomini e istituzioni che anche oggi combattono per la legalità), ha parlato l’avv. Enrico Monaco, penalista (il sangue versato ispira un moto di rabbia. Il libro non è solo una cronaca giudiziaria ma un viaggio nell’animo umano). Ha proseguito la dott.ssa Milena Taddia, giornalista, la quale rivolgendosi direttamente agli alunni li ha esortati a studiare la storia non considerando i fatti lontani da noi nel tempo e nello spazio. Il passato – ha detto – è più vicino di quanto si crede. Il rispetto, a prescindere dai ruoli che si svolgono nella società, deve essere la base di tutte le relazioni, perché nella rapida evoluzione dei tempi moderni ci sono dei valori che restano fondamentali.
Infine ha preso la parola il dott. P. Albano che con grande passione e partecipazione umana ha ripercorso le tappe della vicenda, dal suo verificarsi alle successive indagini, all’insabbiamento, alla riapertura del caso fino alla sentenza della Corte di Assise di S. Maria CV che resta l’unica di un tribunale non militare. Un momento di grande commozione si è verificato quando il dott. Albano ha invitato il pubblico in piedi a rispondere ‘presente’ alla lettura dei nomi dei ventidue martiri caiatini.
Per una volta, dunque, non il piacere estetico di fronte a un’opera letteraria ma un momento di riflessione che, si spera sempre, sia di monito per il futuro.
Frates
La strage di Caiazzo, 13 ottobre 1943
La caccia ai criminali nazisti nel racconto del pubblico ministero
Paolo Albano con Antimo Della Valle
Prefazione di Ferdinando Imposimato.
Ed. MURSIA