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C’è un nuovo arrivato nella collezione di libri di autori locali, un libro di versi, non di poesia, come è scritto nella presentazione, edito presso una giovanissima casa editrice a quattro passi da noi.
In questo libro tutto è doppio, a cominciare dagli autori, Giammichele Abbate e Turillo Parente, continuando per il titolo, “Versi in chiaroscuro”, come il giorno e la notte, l’ottimismo e il pessimismo, la speranza e la disperazione.
Ma anche il sottotitolo, “Parole non dette – parole strillate”, gioca sulla duplicità, tra emozioni appena accennate e considerazioni in libertà. E non potrebbe essere altrimenti in un’opera scritta a due mani da due personalità così diverse eppure così intime, Abbate e Parente, l’uno e l’altro già autori di libri, il primo nel campo dell’educazione e della formazione, più incline alla contemplazione e alla meditazione, il secondo nella poesia vernacolare che più si presta ai suoi sarcasmi e alle sue “riflessioni” sociologizzanti.
Hanno messo insieme le loro differenze caratteriali ed emotive e la loro amicizia per farne un prodotto godibile alla lettura, che, pur dichiarandosi fuori dai canoni letterari, mostra stimolanti capacità di coinvolgimento.
"Nessuna pretesa, quindi, né alcun velleitarismo. - scritto ancora gli autori nella presentazione del volume - Questi versi si leggono in ottica autobiografica: alcuni sono rivolti al vissuto personale, altri palesano la propria visione del mondo, della politica e dei costumi attingendo al proprio mondo di valori interiori (in questo senso, autobiografico)".
Giammichele Abbate – Turillo Parente: Versi in chiaroscuro: le parole non dette – le parole strillate, Piccola Editalia, Vitulazio, 2014, p. 110
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