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Celebrata a scuola la Giornata della Memoria

giovedì 27 gennaio 2011, di redazione


Grazzanise - “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Così recita l’articolo 1 della legge 211 del 20 luglio 2000, istitutiva della Giornata.

Meditate se questo è stato”, ci esorta Primo Levi nella poesia introduttiva di “Se questo è un uomo”. E la scuola non si sottrae a questa necessità, in considerazione del suo alto e insostituibile compito.

L’evento è di forte impatto emotivo e di grande valenza educativa, sociale, culturale e la Scuola Media “F. Gravante” di Grazzanise ha celebrato fin dall’inizio questa giornata, sotto l’impulso della dirigente Itala Sterpetti. L’iniziativa è stata ripresa e continuata dall’attuale dirigente scolastica Maria Grazia Farina, per cui ancora oggi la nostra istituzione assolve puntualmente alla sua funzione di educatrice delle nuove generazioni.

Il programma di quest’anno, affidato alle cure della prof.ssa Angela Nespoli, è stato nello stesso tempo semplice ed efficace. Niente chiacchiere che non sempre trovano negli alunni ascoltatori disponibili ma uno spettacolo fatto apposta per loro, un laboratorio teatrale che ha catturato per tutta la durata dell’evento l’attenzione dei ragazzi. Il silenzio era totale quanto inatteso, la tensione era palpabile, stamane, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo.

Oggetto di tanta partecipazione è stato uno spettacolo-inchiesta, scritto nel 2001 dall’autrice e regista capuana Annamaria Cembalo e rappresentato dal “Laboratorio Teatro Kaos”.
Interpreti dello spettacolo sono stati: Antinolfi Francesco, Bellone Francesco, Cembalo Annamaria, Corsini Alfredo, D’Auge Daniela, Gentile Rosanna, Grasso Angela, Papetti Giovanni, Papetti Rita, Vastano Federica, Vito Annalisa. Audio: Gianluca Agresti.

"Il tema del lavoro ruota intorno allo sterminio ebraico (la Shoah) attuato dai nazisti a cavallo degli anni trenta e quaranta del secolo scorso".
Oltre sei milioni di persone, la maggior parte ebrei, furono sterminati nei campi di concentramento la cui memoria perdura nel tempo: Bełżec, Treblinka, Auschwitz, Buchenwald, Bergen-Belsen, Dachau, Mauthausen e numerosi altri.

“La poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi e la canzone “Auschwitz” di Guccini, presenti nel testo, fanno da sfondo alla condizione disumana vissuta in quegli anni.

"L’autrice ha svolto indagini sul nostro territorio prima della stesura della pagina teatrale in questione, per soffermarsi sull’occupazione nazista in Italia negli anni della guerra. In quegli anni era difficile sopravvivere: i più fortunati raccontano l’occupazione militare nella scuola, la povertà degli “scugnizzi” costretti in età infantile ad inventarsi un mestiere, ma la testimonianza più bella arriva da un compagno di Carlo Santagata, eroe capuano, che in nome della libertà sacrificò la sua giovane vita, andando da solo in pasto alle fameliche truppe naziste. Mediante la memoria storica si esorta il pubblico giovanile a non dimenticare ciò che è stato, ma ricordare ed evitare che tali barbarie possano essere ripetute. Quest’opera è stata insignita di un prestigioso premio rilasciato dalla Segreteria della Presidenza della Repubblica Italiana”.

La Giornata, come dice la legge, è stata istituita per ricordare le vittime dell’Olocausto ma anche coloro che si opposero e a rischio della propria vita salvarono altre vite. A questo scopo nel 1962 era stato istituito in Istraele il titolo onorifico di Giusto tra le nazioni dato a non-ebrei che hanno salvato anche una sola persona. A tutt’oggi, oltre 23.000 Giusti tra le nazioni sono stati riconosciuti.
In Italia, sono ufficialmente più di 400 le persone insignite dell’alta onorificenza per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati. Per tutte ricordiamo Giorgio Perlasca la cui figura è stata recentemente illustrata in un film.

frates

Utilizzati testi della locandina dell’evento e di Wikipedia
La foto è di Angela Nespoli

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