Una lettera aperta agli arcivescovi di Capua e Caserta

Riceviamo dal Sig. F. Di Pasquale e pubblichiamo per dovere di cronaca la seguente

Lettera aperta

“Non esiste lo Stato delle tasse, esiste lo Stato della giustizia, della pietà, dei diritti dei cittadini, della storia della comunità/della fede, contro la prepotenza e l’antistato”.

A S.E. Mons. Bruno Schettino, Arcivescovo di Capua

A S. E. Mons. Pietro Farina, Vescovo di Caserta

Oggetto:INTERVENTO A FAVORE DELLA NOSTRA COMUNITA’ CRISTIANA.

Il sottoscritto Francesco Di Pasquale, ex sindaco di Cancello ed Arnone, con la presente, facendo seguito a già segnalazioni precedenti;

CHIEDE ALLE S.V. ILLUSTRISSIME

un autorevole e tempestivo intervento a favore della nostra comunità cristiana, perché si sta perdendo il senso dello Stato, della buona cosa pubblica, del vivere insieme, della convivenza civile.
A questo, che poi è frutto della mancanza di vuoto di potere dello Stato, dei valori, si erge con tutta la sua prepotenza, forza ingiusta e disumana, l’ingiusta tassazione, che soprattutto con l’Equitalia, sta terrorizzando i cittadini, le famiglie, le comunità cristiane.
E ci sono- terribile, orribile, abominevole, per una società che si dice cristiana, civile, democratica-, suicidi.
Dove arriva questa ingiustizia scompare l’umana pietà, l’amore, la carità, la civiltà, il vivere assieme.
Questo sistema arcaico di tassazione (sistema comunque che comprende l’ipostazione iniziale, ovvero il concetto errato di senso dello Stato, e di conseguenza il criterio di tassazione, non di giustizia fiscale, per arrivare poi, all’ultimo stato, alle cartelle esattoriali, con tutte le conseguenze, quali interessi, sanzioni, altro, che non sono della cultura dello Stato, per sprofondare poi nell’ esproprio della proprietà, di qualsiasi bene, risparmio, senza tenere appunto conto del concetto di Stato, della giustizia e della pietà, dell’aiuto ai suoi concittadini), sta sconvolgendo completamente la vita, il modo di vivere e di pensare, le abitudine, i rapporti umani, le famiglie, le comunità, la stessa storia delle comunità, l’avvenire. Anche la fede viene sconvolta da questo sistema, che nulla ha di umano, di cristianità, di Stato e civiltà. La dignità, la personalità degli esseri umani è calpestata, distrutta. Lo Stato in questo momento è assente.
E’ la comunità tradizionale, cristiana, non esiste più, mentre c’è posto per l’egoismo sfrenato, la paura, l’accaparramento, le ingiustizie, il dio denaro.
Scompaiono i valori, i sentimenti, la parte spirituale dell’uomo, avanza l’arretratezza.
E l’umanità, che rimane senza umanità dentro, non esiste più. Occorre agire con forza d’amore, di coraggio, per ristabilire la solidarietà, la civiltà, la legge, i concetti di Stato, la comunità cristiana, per vivere assieme.
Occorrono di nuovo regole di Stato, buona Amministrazione Pubblica, uomini di Stato-di valore-di fede cristiana.
Giustizia e pietà, questi i punti fondamentali di chi governa, di quelli che hanno il senso dello Stato o del governare.
Se non ci sono questi concetti non esiste nulla. E’ tutto ipocrisia, falsità, egoismo, anarchia, banditismo sfrenato.
Appello quindi ai concetti della nostra tradizione cristiana, di amore, fraternità, convivenza tra tutti, con le leggi dello Stato, che deve moderare, aiutare, fare giustizia.
Questo è il compito dello Stato, non solo ingiustamente tassare, perché questo è il compito di altri, che non credono appunto in esso. Lo Stato, ripete ancora, è portatore di giustizia, difensore di giustizia, contro i prepotenti.
Ed il sottoscritto crede in questo Stato, che è quello della Tradizione dell’umanità o della civiltà.

Note. La Campania, già soggetta alle note tragedie, ha le tasse più alte, come rifiuti, R c auto, bollo auto, carburanti, sanità, acqua.

Con osservanza

Francesco Di Pasquale - Cancello ed Arnone 11.05.2012