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Gli operatori ecologici costretti a ore extra per sopperire alle insufficienze
mercoledì 10 settembre 2014, di Peppe Florio
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CASAL DI PRINCIPE – Se il personale è insufficiente rispetto all’estensione del territorio e rispetto alla mole di lavoro giornaliera, non si può risolvere il problema costringendo gli operatori ecologici ad effettuare lavoro straordinario: è quanto chiede la Fit-Cisl, che ha scritto sia alla giunta comunale guidata da Renato Natale, sia alla Green Line, che gestisce il servizio.
Il sindacato, infatti, ha presentato alla ditta la richiesta di sospendere l’obbligo
dello straordinario, diffidandola dal farlo, poiché, secondo la Cisl, non sussistono particolari e imprevedibili esigenze di servizio, ma si tratta semplicemente di “un espediente per celare la carenza strutturale dell’organico lavorativo” sovra-utilizzando quelli già assunti. Come sostiene Giovanni Guarino, referente del sindacato, in questi casi va chiesto il preventivo benestare dei dipendenti ad effettuare ore extra e quindi l’accettazione delle prestazioni supplementari va resa facoltativa. Qualora non si dovesse procedere immediatamente in tal senso – avverte il sindacato – si attiveranno i servizi ispettivi della Direzione provinciale del lavoro e dell’Asl.
In una seconda lettera, consegnata sia all’amministrazione Natale che alla Green line, invece, la Cisl, visto che la richiesta del 21 luglio scorso è rimasta inevasa, ha sollecitato un incontro utile all’individuazione condivisa delle soluzioni legate alla storica insufficienza del personale che origina disservizio nell’espletamento dei servizi di igiene ambientale.