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venerdì 5 ottobre 2012, di redazione
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La Regione Campania ha consumato l’ennesimo scempio a danno dei cittadini di Grazzanise. Dopo aver perso la Guardia Medica e il Presidio Sanitario, dopo l’esperienza del Distretto a Castel Volturno e, quindi, a Capua (con tutti i ricorsi e i pronunciamenti degli organi giurisdizionali), ora con una delibera del 3 luglio scorso, nell’ambito della modifica degli ambiti territoriali sociali e dei distretti sanitari (a seguito di una delibera della giunta regionale del 14.2), Grazzanise finisce nell’ambito C08 – Distretto 21 con i comuni di Casapulla, Curti, San Prisco, San Tammaro, Santa Maria C.V. e S. Maria la Fossa, sottraendoci a Capua che comunque, dal punto di vista della popolazione rimane a 57 mila abitanti, mentre il nostro nuovo ambito/distretto e di 76 mila abitanti.
E’ difficile trovare le parole giuste per esprimere la nostra indignazione. Certo, vi saranno e vi sono le esigenze di “riallineamento tra ambiti e distretti” per assicurare “l’erogazione di prestazioni e servizi integrati”,” la coerenza tra gli strumenti programmatori PAT e Piani di Zona” oltre alle altre considerazioni presenti in delibera e i riferimenti normativi. Ma una domanda, una sola, sorge spontanea: perché Grazzanise deve finire a S. Maria C.V.? Perchè non è stata lasciata con Capua che lungamente ha inseguito (pur tra posizioni diverse) fino a raggiungere l’obiettivo? Il legislatore regionale, pronto a individuare nel passato remoto e recente la nostra area come sversatoio di immondizia e di tutto il malessere della Regione o della provincia di Napoli, ritiene legittimo spostare un “pacco” di settemila cittadini, già privi delle strutture a servizio della salute, da Capua a S. Maria C.V. ritenendo che tanto nessuno si lamenterà: pensa il legislatore che veramente qui la gente non abbia dignità e voce? E’ grave, anzi gravissimo ciò che sancisce la delibera. Verrebbe da chiedersi se le istituzioni locali siano state sentite. Noi, però, sentiamo la gente e sappiamo che la gente è stufa di subire le decisioni assunte sopra la propria testa, senza alcuna ragione e con un revisionismo sconcertante. Dopo la battaglia per il Collegio elettorale, ora è tempo di stringerci per scongiurare questa scelta della Regione. Vogliamo che tutto resti come prima per Grazzanise. Gli unici interessi che ci stanno a cuore sono quelli degli utenti che ora sarebbero costretti ad allungare di 7 chilometri il percorso per raggiungere il distretto e raggiungerlo, peraltro in posizione distante rispetto ai terminal del trasporto pubblico. Il Comitato “Senso Civico” lancia il suo allarme: fa appello al Presidente della Provincia e al Sig. Prefetto per fermare la decisione. I cittadini di Grazzanise non meritano questo ulteriore schiaffo in faccia.
IL COMITATO SENSO CIVICO