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La provincia perde un altro pezzo della propria Storia

Il 3 marzo lo sfratto dell’Antico Opificio serico di San Leucio, uno degli ultimi esempi di artigianato tradizionale

venerdì 13 febbraio 2015, di Peppe Florio


CASERTA – Sì, questa è la provincia i cui rappresentanti si autoproclamano “molto presenti sul territorio”; sì, questa è la provincia che è stata in grado di perdere buona parte del proprio patrimonio artistico; sì, questa è la provincia che “prima dell’Unità noi ci avevamo gli opifici”; sì, questa è la provincia che la prossimo 3 marzo perderà un altro pezzo della propria Storia, un altro pezzo del proprio artigianato. L’ordinanza di sfratto esecutivo, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, parla chiaro: da quel giorno la struttura passerà nelle mani della società che ha acquistato lo stabile, che il proprietario ha dovuto cedere dopo un lungo calvario di problemi economici, dovuti all’ingresso sul mercato di prodotti più economici e all’aumento del costo della vita.

La storia dell’opificio serico ha inizio nel 1776, quando re Ferdinando IV di Borbone fondò la Real Colonia della Seta di San Leucio, a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta, “con l’intento di eguagliare e superare la bellezza dei tessuti di seta prodotti a Lione” si legge sul sito dell’opificio. Dal 1895 lo stabile è nelle mani della famiglia De Negri, che hanno perpetuato i metodi di lavorazione. Inutili i tentativi dell’attuale proprietario, Andrea Sabelli, di trovare un accordo con la società che occuperà lo stabile, a cui aveva proposto di concedergli in affitto l’immobile, con l’intenzione di riacquistarlo in futuro.

Sulla questione è intervenuto anche l’ex ministro ai beni culturali Massimo Bray, che, in un post su Facebook ha dichiarato: "Non soltanto 15 famiglie perderanno il loro lavoro, ma la Campania e l’intero Paese perderanno l’ultima testimonianza di una realtà culturale e sociale irripetibile, una pietra miliare della storia dell’artigianato italiano" (in realtà quello dei De Negri non è l’ultimo opificio, ma comunque uno degli ultimi superstiti). Il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, invece, si è detto deciso a chiedere al governo un accordo programmatico tra le seterie di San Leucio e l’Asi, in modo da poter aiutare non solo i De Negri, ma tutti gli opifici serici in difficoltà.

Spero che il ministro Dario Franceschini "si sensibilizzi sulla questione, come ha fatto l’ex ministro Massimo Bray, perché non posso immaginare il decentramento dell’attività in un altro sito" ha dichiarato ad Adnkronos Sabelli.

Peppe Florio

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