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Il Maestro Giovanni Izzo espone da nord a sud

martedì 19 agosto 2014, di redazione


Torniamo ad occuparci con compiacimento del maestro Giovanni Izzo perché il suo percorso professionale ed artistico riceve riconoscimenti uno dietro l’altro mentre la sua arte nella fotografia si afferma in Italia e all’estero. Egli è ormai uno dei più grandi fotografi italiani, non lo diciamo noi ma sono esperti del settore ad affermarlo, e le gallerie d’arte ed agenzie culturali fanno a gara per ospitarlo. Nei prossimi giorni la sua produzione sarà presente in tre diverse mostre ubicate emblematicamente dal nord al sud della Penisola.
Dal 26 agosto al 1 settembre la sua raccolta “Matres, le donne dell’esodo” sarà in visione nella cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, nell’ambito dei festeggiamenti per il 61° anniversario della Lacrimazione. Le immagini, già proposte in altre città, ritraggono donne che sono fuggite dalle loro terre d’origine a causa delle guerre, della povertà e delle persecuzioni. Attraverso le sue foto, Izzo narra storie di miseria e di sofferenze ma anche di speranza e di riscatto.
Dall’1 al 7 settembre il Maestro grazzanisano parteciperà con altri artisti a una mostra nel Palazzo Mochi-Zamperoli di Cagli, in provincia di Pesaro-Urbino, dal titolo “Cagli, ai confini fra realtà e interpretazione”. Sarà un personale punto di vista sul tema scelto dal Festival Dance Immersion “Visioni e perturbamenti tra sacro e libertà”, curato dal dott. Matteo De Simone, psicoanalista. Il luogo della mostra è un monumentale palazzo del 1600 che ospita un Polo Culturale con biblioteche ed archivi, un Centro di Documentazione della Scultura e un ambiente per mostre d’arte.
Infine, ma di sicuro altri appuntamenti sono in preparazione, sarà la Galleria Antichi Forni di Macerata ad ospitare, dal 6 al 28 settembre, le opere della raccolta “A Sud del mondo”, ancora sul tema della migrazione. Anche queste sono già state presentate in altre città. Stavolta saranno fruibili nella suggestiva atmosfera dei locali sotterranei del Palazzo del Teatro L. Rossi, in piazza della Libertà, una volta adibiti a mercato coperto, oggi utilizzati per mostre ed incontri culturali.
Questi eventi non esauriscono il programma di esposizioni delle opere del Maestro, continuamente aggiornato, tanto che è arduo tenervi dietro. A noi non resta che manifestargli la soddisfazione e la gratitudine perché grazie a lui viene celebrato anche il nome del nostro paese.

frates

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