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Brezza: ricostruito il fatto di sangue del 3 dicembre

mercoledì 6 gennaio 2016, di redazione


I Carabinieri della Compagnia di S. Maria C. V., in collaborazione con i militari della Compagnia di Capua hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio GIP presso il Tribunale di S. Maria CV, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti del pregiudicatoi Carlo De Simone di Francolise per tentato omicidio di un cittadino di un 62enne cittadino di Grazzanise commesso nella frazione Brezza la sera del 3 gennaio.
Il provvedimento riflette gli esiti di breve e serrata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica che ha consentito di far luce sul grave fatto di sangue avvenuto sulla pubblica via in orario serale nei pressi di un bar.
Secondo la ricostruzione, a seguito di precedenti dissidi tra vittima e aggressore sorti nel tempo per futili motivi, il De Simone, procuratasi illegalmente un’arma da fuoco avrebbe atteso l’uscita della persona offesa da un bar e dopo averla pedinata sul tragitto verso la propria abitazione, giunto in una strada isolata e senza testimoni l’avrebbe affrontata chiedendo soddisfazione di offese asseritamente ricevute ed esplodendo quindi almeno due colpi dei quali uno attingeva la vittima al gomito sinistro.
La vittima soccorsa da alcuni conoscenti riusciva a recarsi al pronto soccorso dove riceveva le cure mediche del caso.
Un accurato sopralluogo di polizia scientifica effettuato dai militari della Stazione di Grazzanise in collaborazione con i militari della Compagnia di Capua,, consentiva di recuperare due bossoli calibro 7,65 nonché repertare numerose tracce ematiche lasciate dal ferito sulla pubblica via.
L’analisi dei fatti, basata sulle acquisizioni testimoniali e risultanze tecnico scientifiche del sopralluogo consentiva di effettuare una univoca ricostruzione della vicenda ponendo in rilievo il fatto che l’esplosione dei colpi di arma da fuoco, attesi la breve distanza tra vittima e aggressore, il numero dei colpi e la regione presa di mira, chiaramente quella toracica, evidenziava propositi letali e solo per un caso fortuito la vicenda, scaturita da banali dissidi maturati in ambiente locale , non aveva un tragico epilogo.

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