L’Asl bastona il comune

GRAZZANISE – Una stangata da oltre 2 mila euro, quella che il comune si prepara a pagare a causa di irregolarità riscontrate da un controllo dell’Asl. Un verbale del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria casertana, infatti, condanna il comune alla sanzione amministrativa per aver violato norme in materia di sicurezza e prevenzione in ambienti di lavoro. Sebbene il verbale risalga soltanto ad una seconda ispezione di verifica condotta a riguardo a inizio agosto, la vicenda riporta indietro fino al 17 giugno, quando, secondo quanto si legge soltanto adesso, sarebbero stati effettuati dei controlli presso la casa comunale e presso il cimitero di via Vaticale.
Una vicenda che per tutti questi mesi è stata tenuta sotto silenzio tra poche mura della casa comunale – al punto che persino i rappresentanti sindacali sembrano sapere poco sull’accaduto – per saltare fuori soltanto adesso a causa di un impegno di spesa per il pagamento della contravvenzione. Nei prossimi giorni si provvederà a dare dei lineamenti più precisi a quanto contestato dall’Asl, dal momento che nella determina firmata dalla responsabile dell’area urbanistica, Teresa Ricciardiello, non sono state citate le norme cui il comune sarebbe contravvenuto.
Da verificare la voce – che solo come tale viene riportata - secondo cui a causare il controllo e le sanzioni sarebbe stato l’infortunio sul lavoro di un dipendente comunale e si deve ancora chiarire in quale dei due luoghi controllati (casa comunale e cimitero), o in entrambi, siano state riscontrate le violazioni.
Resta un fatto, però, che appena a fine 2011 l’amministrazione comunale, allora guidata da Pietro Parente, assunse per oltre 8 mila euro una ditta, la Mya service, per occuparsi proprio di rintracciare tutti i possibili motivi di pericolo alla sicurezza dei lavoratori, redigendo piani e programmi, da comunicare poi all’amministrazione e agli uffici comunali competenti, di adeguamento della struttura e dei vari luoghi di lavoro.

Peppe Florio