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La Corte d’Appello di Napoli ha ridotto la condanna a 4 anni
venerdì 10 ottobre 2014, di Peppe Florio
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CALVI RISORTA – Pena ridotta, ma presto potrebbe addirittura godere di una qualche pena alternativa: il giorno della verità è stato benevolo con Giorgio Della Valle, l’uomo finito sotto processo per tentato uxoricidio, che si è visto ridurre la pena da 6 anni e 8 mesi a 4 anni, di cui 2 già scontati. La Corte d’Appello di Napoli, presieduta dal dottor De Stefano, ieri, ha deciso di accogliere le attenuanti proposte dall’avvocato difensore dell’uomo, Natalina Mastellone, che negli scorsi mesi ha ottenuto anche una perizia psichiatrica su Della Valle.
La perizia del perito del tribunale, il dottor Sperandeo, così come precedentemente quella del consulente della difesa, ha messo in evidenza come, al momento del tentato omicidio, la capacità di intendere e di volere dell’uomo fosse grandemente scemata. Nel 2012, infatti, a seguito di una lite con la moglie per un prelievo di 800 euro che egli aveva eseguito dal conto cointestato, l’uomo le sparò 5 colpi di pistola, mandandola per 15 giorni in coma. Subito dopo il gesto – e questa è un’altra carta che ha giocato a favore della difesa – il Della Valle non solo non ha utilizzato gli altri colpi in canna per finire la moglie, ma ha anche chiamato i soccorsi e si è costituito. Gesti che hanno permesso all’avvocato di imperniare parte dell’arringa sul “ravvedimento operoso”.
Per ora l’uomo continuerà a stare ai domiciliari, che sta scontando dal 2012 dopo appena 2 giorni di carcere, in attesa dei circa 90 giorni perché la condanna diventi effettiva (tra 65 giorni verranno pubblicate le motivazioni della sentenza, poi 30 giorni per eventuali appelli in Cassazione da parte della difesa o della Procura). In caso di mancato ricorso, l’avvocato Mastellone si dice pronta, in virtù del decreto “Svuota carceri”, a chiedere per il suo assistito delle pene alternative alla detenzione domiciliare.