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“Amma magnà pane e cipolle”

Intanto la politica locale immobilista si avvia al declino

mercoledì 28 luglio 2010, di Giuseppe Tallino


Criptosignoria e allodializzazione : apparentemente, e forse c’è qualcosa che va più in là dell’apparenza, sembra che siano queste due strutture gestionali medioevali a caratterizzare l’odierna Grazzanise. Allodializzazione : un feudo, che l’Imperatore dava in gestione a signorotti e funzionari diveniva, a causa di un sistema istituzionale scarso e disattento, un bene familiare-ereditario.
Critposignaria: una forma di governo comunale trecentesca. Praticamente gli organi di conduzione comunale non venivano abbattuti ma semplicemente svuotati. E chi li esautorava dai loro poteri? Famiglie potenti che detenevano autorità economica e poltrone calde. Famiglie potenti in condizione di donare pane e lavoro (logicamente un quantitativo di gran lunga minore rispetto a quello che promettevano) e legare rapporti amichevoli con altri signorotti e funzionari…

Le analogie ci sono…però se si tratta di bene familiare-ereditario è perché il popolo così ha voluto…
Un popolo che vuole essere gestito da un’ombra ( un virgo re-pubblica sine culpa in praesenti ) nella forma e da chi è riuscito a governare senza essere mai sciolto (…per molti asfissiati dall’ingenuità e dal tornaconto basta questo per difendere il proprio voto…) nella sostanza.

Al di là dei problemi teorici, diciamo di questione morale, il problema sostanziale resta l’economia del comune. Il patto di stabilità non è stato rispettato: i vincitori nel segno della continuità potrebbero argomentare con un “ perché è stato fatto molto ”, ma il raziocinio equilibrato individuerebbe invece una mala gestione finanziaria.
Fatto sta che, come disse il Sindaco Pietro Parente nel ringraziare il suo elettorato riportando le parole del Segretario Comunale, “ Amma magnà pane e cipolle” … un piatto ordinato e cucinato dalla Svolta targata 2005. Un piatto che dovremo mangiare tutti fino al 2011.

Intanto si assiste ad un’opposizione unita e attiva che va contro le prospettive di chi la considerava eccessivamente eterogenea e “accozzaglia politica”…ed invece va avanti compatta. E visto che è rimasta unita nella cattiva sorte si spera (questo è un augurio) che potrà proseguire compatta anche nella buona.
La Svolta continua a fare politica per forza di cose…avendo vinto è costretta a farla.
Restano ancora nell’ombra i novelli che hanno affrontato le scorse provinciali, quelli che sotto certi punti di vista hanno contribuito a non far eleggere in consiglio nessuno del nostro collegio…qualcosa si stava muovendo con Senso Civico, ma adesso pare in standby…
E’ giusto intendere la politica non come una missione da svolgere solo in fase pre-elettorale… ma come un impegno quotidiano.E i partiti? A pieno regime nelle nostre zone non hanno mai funzionato…tranne qualche eccezione è persistito sempre il modello forzista tendenzioso alla politica delle case… ma adesso è una fase di trapasso, sia a destra che a sinistra. Diciamo che hanno tutti le mani legate: si attendono cambi di gestione, scissioni, cadute…

La nota positiva è che l’immobilismo dei precendenti anni è scomparso. Ricordando che:
1) un’opposizione inesistente fa molto più male di una cattiva amministrazione (finalmente a Grazzanise l’opposizione c’è…)
2) la concorrenza politica inevitabilmente migliora la qualità della gestione amministrativa perché costringe a fare meglio…
3) lo scontro tra fazioni forzatamente conduce al positivo scambio dialettico…(poi resta da vedere se di qualità o meno) ci sono buone possibilità di assistere ad una crescita politica locale in contrasto con la fase di stallo nazionale.

Giuseppe Tallino

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