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Le Campane di Grazzanise suonano a Gloria per la nomina del 160° Arcivescovo della Chiesa di Capua

mercoledì 1 maggio 2013, di redazione


Per volere del Vescovo di Roma, Papa Francesco, Sua Ecc.za Mons. SALVATORE VISCO è il Successore di Prisco di Gerusalemme discepolo del Signore, di Roberto Bellarmino e del compianto Mons. Bruno Schettino.

Come già annunciato da Grazzanise on line, stamane [ieri per chi legge] in Curia a mezzogiorno è stato dato l’Annuncio (in giorno inusuale e inatteso) da parte dell’Amministratore diocesano alla Vigilia dell’Ordinazione episcopale del Neo Vescovo d’ Ischia Mons. Pietro Lagnese finora Parroco di Vitulazio.

Lo scrivente, mentre era in preghiera nella Certosa di Pavia, riceveva l’annuncio e ha prontamente avvisato il Canonico Lauritano Parroco della Chiesa Madre il quale ha a sua volta comunicato la notizia alla Cittadinanza secondo il tradizionale suono detto della gloria a cui hanno fatto eco le Campane a martello del Santuario Mariano Cittadino di Montevergine. Oggi, secondo la tradizione Grazzanisana, inizia il mese Mariano.

Mi colpisce il primo messaggio ai fedeli dell’Arcidiocesi tutta dove sottolinea non solo di volersi confrontare con coloro che esercitano le virtù Cristiane ma con tutti gli uomini di buona volontà, per costruire una Civiltà dell’Amore nel coltivare le virtù umane dell’onestà, della tolleranza, del rispetto della persona e della legalità.

Sono parole che sanno di Profezia in una terra sofferente e messa in ginocchio da numerosi problemi ma che ha in se numerose risorse e una tradizione a cui attingere per una crescita necessariamente urgente . Esse hanno il sapore dell’Umiltà e della coerenza soprattutto se accompagnate dal suo motto episcopale che è tratto dal Salmo 25 " Dirigi Signore i miei passi nella via della Verità".

Al nuovo Pastore della Chiesa di Capua spetta il gravoso compito di dare ragione della Speranza in un tempo non facile per molte persone e di radunare attorno a se gregge e Sacerdoti vincendo quelle divisioni che allontanano dalla Fede e riportando con fermezza e dolcezza tutti al senso della propria Vocazione alla Santità che non è fatta di goffi celebrazionismi e sterili protagonismi che lasciano perplessi molti ma di una Carità verso gli ultimi che trova la sua azione nella quotidianità e la sua fonte nella Bellezza della Mensa della Parola e dell’Eucarestia come ricorda la "Dei Verbum" , ovvero la Costituzione dogmatica sulla Rivelazione contenuta nella Parola di Dio e nella Tradizione.

Mi consola tantissimo il fatto che abbia lavorato in una Parrocchia, nella Scuola Pubblica come docente di Religione e nelle periferie, possa arrivare alle periferie del Cuore Umano e anche dei Mazzoni i quali fin dai tempi del Bellarmino hanno vissuto una Storia talvolta travagliata ma che non ha smesso di donare uomini e donne che si sono spesi per il risanamento spirituale e sociale di essi e che oggi vivono le grandi sfide dell’integrazione culturale e della fatica dell’ impegno civico e religioso.

Prof. Tiziano Izzo

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