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Emessi 23 provvedimenti restrittivi

Truffa del latte bufalino: sviluppi nelle indagini

Dichiarazione del presidente De Franciscis

lunedì 29 ottobre 2007, di redazione


Molti ricorderanno la vicenda della brucellosi nel corso dell’anno passato, quando il settore lattiero caseario casertano attraversò una grave crisi.
In molti casi i controlli effettuati per stabilire la presenza della brucellosi nei capi bovini davano esito negativo perché i prelievi venivano fatti su animali sani. Cosicché tutta la mandria veniva dichiarata indenne dalla malattia.
E’ ciò che viene fuori dalle indagini effettuate dai NAS per conto della procura di S. Maria C. V. la cui indagine ha portato all’emissione di 23 provvedimenti cautelari (in carcere e domiciliari) a carico di allevatori e veterinari.
Inoltre sono stati eseguiti 13 sequestri di aziende a Villa Literno, Grazzanise, Pietravairano, Cancello ed Arnone e Castelvolturno.
La qualifica sanitaria di allevamento indenne era requisito indispensabile per la commercializzazione del latte.

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In giornata il presidente della provincia De Franciscis ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Considero l’episodio degli arresti di oggi nell’ambito dell’inchiesta sui falsi attestati che hanno consentito di far arrivare latte infetto fino ai caseifici come una icona, un simbolo di una mentalità che in questa terra è dura a morire. I giochetti ed i trucchetti che dobbiamo ancora registrare, magari dietro la compiacenza del funzionario di turno, sono una vergogna e gridano vendetta di fronte al lavoro della gente onesta, in questo caso degli allevatori perbene, e delle istituzioni impegnate quotidianamente per la crescita del territorio e per l’immagine dello stesso".
"Ancora una volta dobbiamo veder accostato il prodotto forse più conosciuto e famoso della nostra provincia, la mozzarella, a situazioni poco chiare e che ne intaccano fortemente l’immagine - ha proseguito De Franciscis -. E’ questa una cosa che ci addolora e che non possiamo più sostenere. Questo tipo di casertani non fanno il bene della nostra provincia, né della sua economia, né della sua reputazione. Non lo fanno perché ci causano macchie indelebili, etichette difficili da scrostare".
De Franciscis ha toccato l’argomento intervenendo nel pomeriggio di oggi alla presentazione del censimento degli impianti sportivi della provincia, una pubblicazione realizzata in collaborazione con il Coni.

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