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Un volantino fuori la chiesa desta scalpore tra i candidati

Il parroco sotto accusa subito chiarisce e rimuove il foglio: "nessun fine propagandistico"

sabato 21 febbraio 2015, di Peppe Florio


I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti” recita un noto aforisma di George Orwell; ma qui non si tratta di abbracciare una bandiera, ma solo di raccontare un episodio che, dato il clima pre-elettorale, ha destato molto più scalpore, tra i contendenti al consiglio comunale, di quanto, probabilmente, ne avrebbe suscitato in altri tempi. Non si vuole, inoltre, fare della vicenda un caso mediatico, né ledere la reputazione di qualcuno, dato che, come si capirà leggendo l’articolo, il caso è già chiuso.

Ci riferiamo alla comparsa sulla bacheca ufficiale della chiesa dell’Annunziata di un volantino firmato dal comitato “Senso civico” dal titolo “Un paese allo sbando”, in cui si sintetizzano tutti i disagi più gravi che il paese sta vivendo, nonostante le tasse alte. L’affissione è costata numerose critiche al parroco padre Francesco Monticelli, accusato, soprattutto da “Nuovi Orizzonti”, di prendere parte attiva alla campagna elettorale, contravvenendo quindi alle peculiarità della sua funzione.

Come ha poi avuto modo di chiarire, il sacerdote aveva affisso il volantino (che dopo le critiche è stato immediatamente rimosso) solo per segnalare i problemi che affliggono il paese, non per un qualche fine propagandistico. Lo stesso Enrico Petrella, candidato a sindaco con “Senso civico” ha infatti dichiarato di essere all’oscuro della vicenda del volantino prima delle nostre richieste di chiarimenti.

La questione, quindi, sembra essersi risolta, ma in ogni caso – se è ammissibile che un agnostico dia consigli a sacerdoti – sarebbe opportuno, considerando che ora si entrerà sempre più nel vivo della campagna elettorale, che i presbiteri si tenessero quanto più lontani possibile dalla politica, per il mantenimento della pace e della concordia prescritti dal canone 287.

Peppe Florio

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