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Perché siamo contro la centrale a biomasse nell’Agro Caleno

domenica 23 giugno 2013, di redazione


Di seguito il volantino distribuito domenica 23 giugno nelle piazze dell’Agro Caleno dal Comitato in lotta contro la centrale a biomasse voluta da Iavazzi srl:

LA CENTRALE DOVREBBE SORGERE:
- Nell’area ex-Pozzi, sito industriale altamente inquinato, a 100 metri dalla centrale termoelettrica di 800 MW di Sparanise, scempio ambientale che abbiamo dovuto subire.
- A 200 metri dalla centrale a biomasse di Pignataro Maggiore, mai entrata in funzione a seguito di una sentenza del TAR.
- A 500 metri dal sito archeologico di Cales, il quale dovrebbe essere rivalutato e non affossato con questo genere di scelte scellerate.
- A circa 1 km dalll’ Esogest di Pastorano, industria insalubre di prima classe, che tratta migliaia di tonnellate di rifiuti speciali l’anno.

INOLTRE:
- Questo tipo di impianto produce, a seguito del trattamento biochimico, RIFIUTI ALTAMENTE INQUINANTI E PERICOLOSI che vanno sotto il nome di digestato metanogenico.
- Non serve altra energia in quanto, secondo dati ufficiali, la Provincia di Caserta produce già l’80 % dell’energia elettrica utilizzata da tutta la Regione Campania.
- Questo genere d’impianti, per il proprio funzionamento, richiede tantissima acqua che in una zona dove la carenza idrica è quotidiana, come la nostra, porta ad un abbassamento del livello delle falde acquifere.
- A San Tammaro è già presente un sito di compostaggio, realizzato al 90%, che una volta completato, sarà in grado di trattare 30 mila tonnellate di rifiuti organici l’anno; lo stesso è progettato per produrre anche compost per l’agricoltura.

Tutto ciò vuole essere portato all’attenzione di chi ci amministra ma, nonostante la richiesta, da parte dei cittadini, di un consiglio comunale aperto al quale far partecipare tutti, l’amministrazione comunale ha pensato di fissarlo per lunedì mattina alle ore 9.00, mettendo l’argomento biomasse tra gli ultimi punti all‘ordine del giorno.

IN QUESTO MODO VIENE NEGATA LA POSSIBILITA’ DI POTER PARTECIPARE. E’ INACCETTABILE QUESTA MANCANZA DI DEMOCRAZIA.

L’AGRO CALENO ESIGE LA NECESSITA’ DI UN CONFRONTO DEMOCRATICO SULL’ARGOMENTO, PER FAR CAPIRE A CHI DI DOVERE CHE NOI TUTTI, LA CENTRALE BIOMASSE, NON LA VOGLIAMO!

Siamo pronti ad intraprendere qualsiasi tipo di azione se non verrà ascoltata la nostra voce, coscienti che l’Agro Caleno siamo NOI, non gli amministratori o i soliti affaristi!!!

Partecipiamo, e invitiamo a partecipare, all’assemblea aperta del comitato di protesta, venerdì 28 giugno alle 19.00, presso la villetta comunale di Calvi Risorta.

Comitato per l’Agro Caleno: No alla centrale a Biomasse

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