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Due poliziotti muoiono nell’inseguimento di un’auto che non si ferma all’alt

Dura presa di posizione del sindacato di polizia SAP

venerdì 26 settembre 2008, di redazione


Erano stati dislocati solo da poco nella nostra provincia i due agenti morti stamane a causa del ribaltamento del loro mezzo durante l’inseguimento di un’auto che non si era fermata a un posto di blocco sulla Casapesenna-Villa Literno. Si tratta degli agenti Francesco Alighieri e Gabriele Rossi. Altre due vittime del morbo che infetta questa terra.

Unanime i cordoglio per la scomparsa di questi altri due servitori dello Stato.
Il capogruppo di AN alla Provincia, Giorgio Magliocca ha dichiarato: “Esprimo il mio più profondo cordoglio, a titolo personale e nome di tutta la comunità di Pignataro Maggiore, per il tragico evento di stamattina che ha toccato due agenti della Polizia, Francesco Alighieri e Gabriele Rossi, impegnati in operazioni di lotta alla camorra nel casertano.
La tragica dipartita di questi due uomini delle istituzioni testimonia lo straordinario impegno che le forze di polizia ed il governo stanno mettendo in campo in questa difficilissima situazione in cui vive la provincia di Caserta. In questo momento di dolore a loro va il nostro ringraziamento. Al capo della polizia, al Questore di Caserta e alle famiglie dei poliziotti vanno le condoglianze di tutte le persone oneste di terra di lavoro
”.

Da parte sua il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, ha fatto pervenire al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il proprio cordoglio e quello dell’Amministrazione. "Esprimo la mia vicinanza e sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e al corpo della Polizia di Stato - ha scritto De Franciscis -, sempre in prima linea nella difesa della legalità, consapevole del sacrificio a tutela e a difesa dei tanti cittadini onesti della Terra che mi onoro di rappresentare".
Il presidente De Franciscis si tiene in queste ore costantemente in contatto con gli organi di Polizia e con quelli sanitari per essere informato circa le condizioni degli altri due agenti rimasti feriti nell’incidente, "ai quali va - ha anche detto - l’augurio di una pronta guarigione assieme alla gratitudine per essere impegnati nello svolgimento di un gravoso compito".

Sempre nella giornata odierna, un terzo agente, Daniele Macciantelli, è, invece, morto a Genova per mano di uno squilibrato.

Molto duro, su queste morti, l’editoriale apparso sul sito del sindacato di polizia (SAP):
"Daniele, Francesco e Gabriele.
Tre angeli se ne sono andati nel giro di poche ore, stroncati nel fiore degli anni mentre svolgevano semplicemente – si fa per dire! – il loro servizio.
Daniele Macciantelli, 36 anni, in servizio a Genova, è morto per la coltellata subita da un balordo.
Francesco Alighieri, 41 anni, consigliere provinciale del SAP di Torino e Gabriele Rossi, 32 anni, entrambi in forza al Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e aggregati a Caserta per i “noti” servizi anticamorra, hanno perso la vita nel corso di un inseguimento ad un’auto che non si era fermata all’alt.
Tre Eroi in divisa che si aggiungono ai tanti, tantissimi colleghi che hanno purtroppo sacrificato il bene più caro – la vita! – per amore della propria divisa, della propria professione, dei propri ideali.
Non è questo, certo, il momento della polemiche.
Questo è il momento del dolore e della preghiera.
E’ il momento di essere vicini alle famiglie, ai parenti e agli amici di questi NOSTRI ragazzi.
Le dichiarazioni di cordoglio di politici, personaggi e potenti vari sono fioccate come sempre copiose nelle ore successive ai drammatici fatti di Genova e Caserta.
Questi signori potrebbero risparmiarsi la fatica di inviare comunicati stampa tutti uguali e, magari, cominciare davvero a pensare che chi fa il Poliziotto o il Carabiniere è pronto, certo, a morire, ma senza mai dimenticare la dignità.
E la professionalità.
Troppo spesso, infatti, la politica si dimentica di queste cose. O se ne ricorda soltanto quando ci scappa il morto.
"

ft

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