9 febbraio 2016, di redazione
Un’eco, l’ennesima, della sofferenza interiore e del senso di isolamento vissuto da Don Francesco per l’ostracismo degli altri ecclesiastici del paese ma anche dei sentimenti patriottici che lo animano si coglie in un foglio autografo parecchio sbiadito, scritto a matita, evidentemente una bozza, di cui non si conosce la data precisa ma, da vari dettagli, si può dedurre che risalga agli anni immediatamente prima della fine della dittatura (’43-’45).
La quale dittatura lo aveva spedito al (...)