Per chi suona la campana?

Che l’edilizia scolastica sia una questione di massimo interesse e urgenza è più che normale, viste le pessime condizioni in cui versa e la scarsa attenzione delle ultime amministrazioni verso il problema; ma che la scuola diventi il campo per uno scontro politico è un po’ meno comprensibile, specie perché, al di là delle schermaglie tra gruppi, si rischia di intrappolare il problema – che è reale – in inutili e sterili campanilismi. Ma andiamo ai fatti.

Nelle ultime ore, la triade commissariale ha approvato il piano sulle scuole chiesto dall’area del Partito democratico guidato dalla delegata provinciale Teresa Cerchiello, che prevede degli interventi di manutenzione strutturale che interesseranno tutti gli edifici scolastici. “Purtroppo saranno lavori che non si pongono l’obiettivo di cambiare completamente l’habitat scolastico ma che comunque consentiranno ai ragazzi, grandi e piccoli, di tornare in edifici più curati” commenta il gruppo della brezzana. Si tratterà, infatti, di piccoli interventi, che termineranno prima dell’inizio delle lezioni e riguarderanno, in primo luogo, il tetto della scuola materna di Brezza, sul quale verrà apposta una nuova guaina, in modo tale che sia l’aula che la mensa tornino ad essere utilizzabili.

Al problema delle infiltrazioni nel refettorio si era interessato, chiedendo al comune di intervenire, anche il comitato “Senso civico”, quando, ad aprile scorso, ha tinteggiato le aule dell’istituto “Pestalozzi” a Brezza. Ed è appunto questo un punto fondamentale di quella che potrebbe essere considerata la vera e propria dichiarazione di guerra dell’area Cerchiello a Senso Civico e che va ben al di là delle frecciatine e delle piuttosto note antipatie tra i due gruppi. “Prima dell’inizio dell’anno scolastico si solleciteranno, insieme ai genitori, gli organismi competenti, il consiglio d’istituto per verificare se i materiali utilizzati negli ultimi periodi (qui il riferimento non può che essere agli interventi di “Senso civico” ndr) sono a norma di legge, perché non si usano i bambini per scopi elettorali” commentano Cerchiello e i suoi.