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Il riassetto dei collegi priverà il Basso Volturno di un proprio rappresentante alla Provincia

mercoledì 12 gennaio 2011, di redazione


Grazzanise - Il Basso Volturno è condannato a non avere più un proprio rappresentante nel Consiglio Provinciale. E’ questa la conseguenza più grave ed evidente del riordino dei collegi elettorali in virtù della Legge 42 del 26.2.2010 che riduce del 20% il numero dei consiglieri provinciali.

Come è noto, Grazzanise, S. Maria la Fossa e Cancello ed Arnone sono stati accorpati a Casal di Principe (Castelvolturno è nello stesso collegio di Villa Literno). Piccoli centri messi insieme a una città di ventunomila abitanti senza considerare che per ragioni storiche, sociali, culturali e consuetudinarie la realtà di queste plaghe è profondamente diversa da quella dell’agro aversano da cui ci separa il corso dei Regi Lagni che è quasi un confine.
Il Basso Volturno si presenta piuttosto, per caratteristiche generali e particolari, più simile ai centri dell’agro caleno con i quali è possibile una competizione politica alla pari o alla città di Capua, da sempre punto di riferimento e di relazioni umane e istituzionali per gli abitanti del corso inferiore del Volturno. Non si dimentichi che questi nostri paesi una volta erano casali di Capua.
Il Basso Volturno, dunque, sarà d’ora in poi soltanto un serbatoio, neppure determinante, di voti. Quale ipotetico candidato (la scelta sarà sempre a favore del comune capofila) potrà pescare voti in quel di Casal di Principe?

L’ennesimo riassetto tiene conto dei numeri e non dei cittadini, volto a determinare l’equilibrio aritmetico dei vari collegi e non ad assicurare rappresentanza alle diverse realtà.

Questo piano va avanti purtroppo nel quasi generale disinteresse, come se l’argomento fosse di scarsa importanza. Un ennesimo sintomo dell’estraneità dei cittadini dalla politica.
Fanno eccezione alcune prese di posizione che però non pare abbiano avuto fin qui un grosso riscontro. Ne ricordiamo tre, una istituzionale, una partitica e una di iniziativa personale.
Alla prima categoria appartiene l’ordine del giorno votato all’unanimità dal civico consesso di Grazzanise. A questo è seguita l’azione del movimento politico Senso Civico, finalizzata ad informare i cittadini e a raccogliere firme in calce a una petizione. Infine, ricordiamo le iniziative personali dell’ex sindaco di Cancello ed Arnone, Francesco di Pasquale, autore tra l’altro di una lettera al Presidente della Repubblica in cui si chiede il ripristino del vecchio Collegio Grazzanise, S. Maria la Fossa, Cancello ed Arnone, Castelvolturno.

Tre iniziative di diverso tenore pur con un unico obiettivo, quello di scongiurare un accorpamento illogico e non condiviso dalle popolazioni interessate. Iniziative che appaiono isolate e perciò velleitarie. Ma, visto che anche da altre parti della Provincia e della Campania si levano voci contro l’astrusità di certi accorpamenti che non tengono conto dell’omogeneità territoriale, economica e sociale dei territori, si può ancora sperare in una qualche revisione di quanto è stato deciso.

Il Basso Volturno, zona negletta e martoriata, reclama il diritto ad avere un proprio rappresentante nell’assise provinciale. Collegi dunque non calcolati col bilancino ma omogenei nella loro consistenza. Poi, a popolazione superiore, corrispondano pure più numerosi rappresentanti. Sarebbe in ogni caso una architettura più democratica.

frates

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