4 febbraio 2015, di redazione
Un documento risalente al ‘700, conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Capua, e di cui siamo debitori all’amico Alberto Esposito, appassionato ricercatore di Cancello ed Arnone, ci introduce in un caso di omicidio.
Si tratta precisamente della deposizione giurata di tale Caterina Maffeo, vedova Iavarazzo, resa all’indomani dell’uccisione di suo figlio Domenico ad opera dei fratelli Giovan Battista e Donato D’Abrosca ai quali danno manforte Ambrogio Gravante e Crescenzo Carlino. Il delitto (...)