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3 mila gamberi catturati, ma preoccupa la scarsità di anfibi
lunedì 27 ottobre 2014, di Peppe Florio
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GRAZZANISE - Caccia al gambero killer e censimento degli anfibi: erano una decina, ieri, tra guardie zoofile del circolo ambientale di Grazzanise e ataa di
Aversa, coloro che si sono lanciati alla caccia del temuto crostaceo, che sta seminando il panico e arrecando molti danni tra la fauna e la flora locale e, per quanto riguarda la Campania, specie tra gli anfibi. Un fenomeno che preoccupa esperti ed appassionati, che si sono uniti per cacciare l’intruso. In totale sono stati catturati oltre 3 mila gamberi, ma non si è riusciti a censire nessun anfibio, la cui popolazione è diminuita proprio a causa di questa specie giunta dalla Louisiana.
Il "Procambarus clarkii", o Gambero rosso della Louisiana, è una specie di gambero tipico delle aree palustri e fluviali degli Stati Uniti e può arrivare a superare i 12 centimetri di lunghezza. Giunto in Italia attraverso i canali ittici commerciali si è moltiplicato, rendendo difficile la vita della popolazione autoctona e guadagnandosi in poco il titolo di "gambero killer". Si stima che nei Mazzoni siano presenti milioni di esemplari. "Il gambero è in grado di attaccare con successo qualsiasi tipo di animale e vegetale anche il triplo delle sue dimensioni, dalle lucertole ai ragni, dai topi ai pulcini di anatre, dalla biscia ai pesci, uccelli acquatici, tartarughe palustri, tritoni, eccetera. Inoltre distrugge argini con l’operazione di scavo facendoli crollare e provocando alluvioni. Questo esemplare non ha nessun nemico naturale efficace…non è commestibile poiché vive in habitat altamente inquinato" comunicano dal circolo ambientale di Grazzanise.