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25 aprile 2010, di redazione
Un nugolo di pensieri arroventa la notte
mentre sistemo l’inventario delle cose perdute
speranze andate
fantasmi di vento lontani.
Non erano certezze, sabbia e croste
dimora di serpi e neri scorpioni
colati nello scorrere lento delle ore.
Aspetto il giorno con la sua dote di luce.
E allora abbraccerò per intero un raggio di sole
filigrana di una salvezza che non muore.
Questa intrigante poesia è tratta dall’ultimo volume di Giovanni Nacca, FERITOIE (Il Faggio, 2010). I dieci versi, di (...)