3 luglio 2009, di redazione
Ci sono le città del vino, le città dell’olio, quelle della nocciola e tante altre che legano il proprio nome ai prodotti del territorio.
Oggi ci sono anche le città della Bufala. Non che prima non esistessero ma ora hanno messo nero su bianco e hanno costituito una apposita associazione, l’Associazione Nazionale Città della Bufala, di cui fanno parte una quindicina di comuni di varie province, in cui l’allevamento bufalino e l’indotto rappresentano una parte importante dell’economia.
Si (...)