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Marcia di avvicinamento all’elezioni "affilando nell’ombra le spade"

sabato 17 gennaio 2009, di redazione


Manca poco più di un anno alla scadenza dell’attuale Amministrazione e tutto tace.
In realtà, nel pieno dell’estate scorsa ci fu la ‘discesa in campo’ di Antonio D’Abrosca il quale, a sorpresa, annuncò la nascita di un proprio movimento, Liberazione Democratica, e la propria candidatura a sindaco del paese.

Veramente per qualche tempo questa irruzione sulla scena tenne banco nelle discussioni, sia per il modo con cui era stata presentata (Comitato di salute pubblica) che per i personaggi coinvolti. Da più parti furono avanzate riserve sull’mprovvisa e, secondo alcuni, improvvida sortita. In realtà fu accolto negativamente l’appello alla convergenza rivolto alle altre forze politiche avendo già delineati i ruoli di candidato a sindaco e a vicesindaco. E in effetti quell’appello sembra essere caduto nel vuoto per cui il movimento sembra a un certo punto essersi trovato spiazzato come il settimo cavalleggeri che per inseguire un gruppo di pellerossa si ritrovò alla fine in una imboscata.

Nel corso di questi mesi la situazione è rimasta sostanzialmente invariata. Nel frattempo c’è stata la dichiarazione d’intenti del consigliere provinciale G. Raimondo, poi un’assemblea organizzata dal movimento Campi Stellati di Domenico D’Elena che è costata la delega all’assessore Cantiello che incautamente vi aveva partecipato, e, infine, si dichiara sempre della partita l’ex sindaco Vaio, ma iniziative serie, chiare, al momento non ce ne sono. Molti commentatori, più o meno improvvisati, pensano che prima delle elezioni europee nessuno uscirà allo scoperto.

Sullo stesso sindaco Parente si discute molto ma nessuno è in grado di dire con certezza quali saranno i suoi passi. Dopo 10 anni si accinge a passare la mano e non si sa ancora chi prenderà il testimone per cercare di continuare l’esperienza svoltista. Candiderà un familiare? Una persona fidata? Si candiderà lui stesso per la provincia? Domande destinate a rimanere senza risposta fino all’ultimo momento.

Ma è proprio vero che niente si muove? Assolutamente no. Cene, incontri, ammiccamenti si susseguono con una certa regolarità. E’ in atto un processo di posizionamento che riguarda tutti gli schieramenti, a destra come a sinistra, ma in modo assolutamente informale e riservato. Poiché tutti o quasi i protagonisti dello scacchiere locale pensano di avere a disposizione, direttamente o indirettammente, più di una opzione (comunali, provinciali, regionali, e, addirittura, le europee) finiscono per procrastinare qualsiasi decisione.

Oggi più che mai si conferma, dunque, la vecchia, cattiva abitudine di uscire allo scoperto all’ultimo momento. Per alcuni questo può essere segno di furbizia, di scaltrezza politica ma sicuramente è indice di scarso rispetto per i cittadini chiamati a votare. Tutto avviene nelle segrete stanze, alla fine si scriveranno quattro righe di programma non metabolizzato tanto per dare una passata di vernice all’involucro vuoto e ci si presenterà al giudizio del popolo.
Sarebbe ora che cambiasse questo modo di fare. La gente vorrebbe sapere con un certo anticipo e nella massima chiarezza quali sono i protagonisti sulla scena, vorrebbe conoscere quali sono gli obiettivi perseguiti, vorrebbe anche sapere se si è pronti a fare opposizione in caso di sconfitta perché troppo spesso è capitato che si lottasse solo per vincere e se la vitoria è sfuggita si è esaurita anche la voglia di fare opposizione, salvo poi ripresentarsi con nuove promesse. E’ un modo di fare vecchio.
La fine del letargo invernale porterà qualche certezza in più?

frates

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1 Messaggio

  • che cosa dovrebbero dire ai cittadini? quando le scelte non sono ancora state fatte è inopportuno chiedere ad un politico la cronistoria delle decisioni da prendere..quando mai in qualunque progetto devono essere dichiarate le intenzioni, le possibilità di accordo, prima di essere sicuri di quello che si sta facendo? ...mettiamo che i politici stanno valutando le persone da proporre...:non è consigliabile esplicitare le ipotesi...si potrebbe cambiare idea e nello sciagurato caso che qualcuno renda pubblico il suo candidato e poi cambi parere il popolo direbbe che è un voltagabbana,un indeciso..farebbe mille commenti negativi...E allora? siamo seri ad ognuno il suo compito ed il suo mestiere..la virtù dei forti e anche quella di tacere al momento opportuno

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