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giovedì 19 ottobre 2017, di redazione
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Non bastano gli allarmi, la pubblicità, gli appelli. Si continua a bruciare rifiuti speciali con grave pregiudizio per la salute pubblica. Incoscienza, ignoranza, criminalità consapevole, interesse immediato, situazioni patologiche? Ognuno di questi moventi sta dietro al fenomeno dei roghi che ha affibbiato alla nostra terra l’appellativo di Terra dei Fuochi.
Generalmente gli autori degli incendi rimangono impuniti, ma qualche volta vengono presi con le mani nel sacco, come è successo oggi quando
i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe, nel corso di un servizio volto ad infrenare la commissione di reati ambientali, specie legati all’accensione di roghi tossici, hanno notato in via Porchiera a Villa Literno una nube di fumo nero, poi scoperto essere originata dalla combustione di scarti di calzature, teli in plastica, pneumatici, elettrodomestici e cumuli di rifiuti di ogni genere.
Sul posto hanno subito bloccato una cittadina nigeriana, Lyekeoretin Grace, cl. 1976, domiciliata in Villa Literno, ancora intenta ad alimentare il rogo. La donna, alla vista dei militari ha cercato inutilmente di scappare.
Le fiamme sono state domate dai Vigili del Fuoco di Mondragone (CE), tempestivamente giunti sul posto.
La donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicata con rito direttissimo.