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lunedì 28 marzo 2022, di redazione
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Negli ultimi giorni è tornato di attualità da noi il problema delle minacce ai giornalisti dopo la denuncia di Maria Bertone, direttrice di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta.
Quello dei giornalisti è tra i mestieri più pericolosi e non passa giorno che non si registrano casi di minacce e addirittura di omicidi.
E’ un fenomeno ‘normale’ nei paesi dittatoriali o autocratici o comunque dove non esiste la cosiddetta ‘libertà di stampa’ e fare cronaca e inchieste significa rischiare molto. E’ il caso della Federazione russa, dove da quando Putin è al potere, si contano 31 giornalisti morti. Eclatante la vicenda di Anna Politkovskaja. O il caso del Messico, dove dal 2000 ad oggi, sono stati uccisi 149 giornalisti qualificando così il paese nordamericano come uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Tralasciamo altri esempi che interessano tutti i continenti.
E in Italia, paese democratico, stato di diritto? Il fenomeno delle minacce è in aumento.
Secondo il Ministero dell’Interno nel 2021 i casi sono aumentati del 21% rispetto all’anno precedente.
Le minacce e le intimidazioni arrivano con qualsiasi mezzo, web, posta, ma anche in modo più diretto. Si pensi ai giornalisti insultati e minacciati nelle manifestazioni di piazza o comunque durante l’espletamento del loro lavoro.
A volte si ricorre a metodi più subdoli per zittire gli operatori della stampa, minandone la credibilità, facendo pressioni di vario genere, attuando un consociativismo pianificato. Ma a questi metodi, diciamo più ‘eleganti’, fanno da contraltare altri più rozzi, più violenti, e più pericolosi. La criminalità, organizzata o meno, predilige questi ultimi. Lo abbiamo visto in tanti casi in passato e continuiamo a vederlo oggi e si può dire che nessuna regione sia immune. Ultimamente ci sono incappati i giornalisti nostri concittadini Giuseppe Tallino e Maria Bertone. La loro ‘colpa’ è quella di aver esercitato il diritto di cronaca sancito dalla Costituzione (art. 21). Al diritto di cronaca corrisponde il diritto dei cittadini ad essere informati dei fatti come si conviene a qualunque paese democratico. Se vengono meno questi due diritti, intrinsecamente complementari, significa che la democrazia stessa è venuta meno. I nostri Tallino e Bertone e i Tallino e Bertone di tutta Italia, non possono essere zittiti, pena il cambiamento di status nella nostra nazione. La solidarietà che esprimiamo loro, doverosa e sentita, è anche a difesa della nostra sicurezza collettiva.
frates