Poste: corrispondenza inevasa da troppo tempo, i cittadini sono stanchi

E’ almeno dal 2009 che andiamo registrando disservizi postali di una certa entità. Una volta i computer non funzionanti, una volta la mancata erogazione del contante, o ancora le frequenti interruzioni nella distribuzione della corrispondenza.
Purtroppo dobbiamo tornare nuovamente sull’argomento perché da molti giorni i cittadini non ricevono posta, e vi sono bollette da pagare e scadenze da rispettare e comunicazioni importanti da ricevere. Gli utenti sono incazzati neri, la pazienza è finita da un pezzo. A chi va a protestare presso l’ufficio viene risposto che i portalettere dipendono da Capua ed è lì che bisogna rivolgersi, come se l’azienda non fosse una. Ad ogni buon conto viene consegnato un modulo per reclami da indirizzare appunto alla struttura capuana, cioè a chi il problema lo conosce e non prende o non può prendere provvedimenti.
E meno male che erano previste 10.000 assunzioni entro marzo.
Quanto durerà questa situazione? Non è dato saperlo ma se dipende dalla scarsità di personale temiamo che le cose andranno per le lunghe.
Che fare? Anche questo appare difficile da indicare. Intanto, per chi ne ha voglia, i reclami andrebbero inviati, secondo noi, a Roma e non a Capua e poi si dovrebbero muovere anche le istituzioni locali, il sindaco in testa che è il rappresentante dei cittadini. Come alternativa provvisoria si potrebbe dedicare uno sportello alla distribuzione in attesa che la situazione ritorni normale (?).
Nel frattempo conviene che gli utenti, almeno quelli più esperti, si colleghino ai siti dei fornitori di servizi per conoscere l’ammontare e le scadenze dei loro pagamenti.

frates