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Tassa di bonifica per i residenti nel centro urbano

Senso Civico: "contrasta con varie sentenze delle commissioni tributarie"

martedì 20 gennaio 2015, di Peppe Florio


GRAZZANISE – La tassa al Consorzio di Bonifica continua a creare lamentele - e non ci riferiamo ai servizi di base non forniti nelle aree agricole, almeno non in questa sede – poiché richiesta anche ai residenti nel perimetro urbano, che proprio in questi giorni stanno ricevendo gli avvisi di pagamento. Un problema generato principalmente dal fatto che il comune non ha ancora aggiornato la perimetrazione urbana, che di fatto non comprende zone ormai completamente inserite nel centro abitato.

Sulla questione è intervenuto, con una nota alla stampa, il comitato Senso Civico. “Nonostante le varie sentenze delle commissioni tributarie in linea con la giurisprudenza della Cassazione – sostiene il comitato - il Consorzio continua a richiedere ai cittadini di Grazzanise, Brezza e Borgo Appio un’imposta relativa a benefici, non meglio specificati, di cui godrebbero tutti gli immobili ricadenti nel nostro Comune”.

Il fatto sorprendente (ma che poi tanto sorprendente non è, ma solo il frutto di una prassi che, sulla falsariga di Acerra, i comuni campani adottano almeno da 4 anni e che, da luglio 2011 è stata introdotta nel Basso Volturno da Santa Maria La Fossa) è che in altri comuni i residenti nel centro urbano ne sono esentati. Una prassi rispetto a cui Grazzanise ha dimostrato di non riuscire a stare al passo e che nel frattempo si è estesa anche a Cancello ed Arnone, Vitulazio, Pastorano e Bellona.

Tali comuni hanno semplicemente provveduto alla stipula di una convenzione con il consorzio di bonifica che esenta, a fronte di una tariffa annua da parte del comune al consorzio stesso, dal pagamento dell’imposta le abitazione ricadenti nel perimetro urbano” argomentano da Senso Civico, per poi aggiungere: “alcuni comuni, come ad esempio Bellona, stanno addirittura provvedendo, a seguito della stipula della convenzione, alla restituzione della tassa ingiustamente pagata. Non auspichiamo tanto ma almeno ci auguriamo che la Commissione Straordinaria si faccia carico di questo semplice atto amministrativo”.

Certo è che, a pochi mesi dalle elezioni, i tempi sono maturi per iniziare a dire che chiunque in primavera sarà chiamato ad amministrare sarebbe opportuno che si occupasse, tra i primi punti, proprio di questo, che andrebbe a risanare un gap di 4 anni.

Peppe Florio

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