Qualità della vita, Caserta fanalino di coda tra le province campane (IV)

Concludiamo questo sintetico excursus dell’indagine sulla qualità della vita de ilSole24ore per la provincia di Caserta esaminando gli ultimi due dei sei settori.
Il primo è il settore ‘Demografia e società’ che colloca la nostra provincia al 63° posto su 107 col punteggio di 567,4 su 1000.
Innanzitutto vediamo che il tasso di natalità per ogni mille abitanti si attesta al 3,8 ponendoci al terzo posto nella graduatoria delle province, mentre il tasso di mortalità ci vede all’84° posto (6,4). In parole povere si nasce e si muore di più, anche perché l’indice di vecchiaia, dato dal numero delle persone oltre i 65 anni diviso per quelli della fascia o-14 e moltiplicato per 100 è a 116,9 che vale il 2° posto subito dopo Napoli.
Collegati a questi indicatori ve ne sono cinque che hanno a che fare col consumo di medicinali: calmanti e sonniferi (23° posto), farmaci per ipertensione (33° posto), per diabete (74°), per asma e Broncopneumopatia cronica (104°). Un significativo 16° posto è per il consumo di farmaci antidepressivi.
Tre indicatori riguardano la presenza di operatori sanitari sul territorio come i medici di medicina generale che sono meno di uno per ogni mille abitanti, ponendo Caserta all’82° posto. Gli infermieri si contano a 245 per ogni 100mila abitanti (99° posto), mentre va un po’ meglio per i pediatri (58° posto) con 1,8 professionisti ogni mille minori.
Infine, per densità abitativa la provincia di Caserta si colloca al 93° posto con 347,8 abitanti per Kmq, un po’ prima dei grandi agglomerati metropolitani.
E’ in 48° posizione, invece, per le nuove iscrizioni anagrafiche (12,3 ogni mille abitanti) e alla 62° per le cancellazioni (12,4 ogni mille abitanti).

Ultimo settore preso in esame dall’indagine de ilSole24ore è quello della ‘Cultura e tempo libero’. Anche qui Caserta si trova nella parte bassa della classifica, al 72° posto. Ma vediamo gli indicatori. Gli unici meno negativi sono quello dei fondi europei utilizzati tra il 2014 e il 2020 per l’attrazione culturale, naturale e turistica (12° posto) e quello della presenza di piscine per cui la nostra provincia è al 22° posto.
Poi si scende gradatamente di posizione. Nella parte tempo libero siamo al 22° posto per le piscine, al 36° posto per i cinema (0,02 ogni mille abitanti), al 42° per i bar (2,9 ogni mille ab.), al 73° per i ristoranti (3,3 ogni mille abitanti), al 91° per le palestre (0,05 per mille abitanti).
Per quanto riguarda la parte più propriamente culturale di questi indicatori, siamo al 77° posto per l’offerta di spettacoli (53,7 ogni mille abitanti), all’80° per numero di librerie (0,05 per mille abitanti), all’87° per la spesa al botteghino degli spettacoli, al 101° per numero di biblioteche (1,5 per mille abitanti).
Infine siamo al 43° posto per internet almeno fino a 100 Mbit/s (9,9% di accessi nella popolazione residente).

In conclusione, il quadro provinciale presenta più scuri che chiari. Ci troviamo nella stessa posizione occupata nell’indagine del 1990! Nel frattempo ci siamo appena un po’ alzati tra il 1992 e il 1995, tra il 2002 e il 2007, e nel 2019 quando eravamo 93°.
In tutti gli altri dei 31 anni di indagine Caserta ha occupato gli ultimi posti, soprattutto dal 2009 ad oggi.
Infatti solo il settore ’Demografia e società’ mostra negli ultimi cinque anni un andamento positivo

Negli ultimi dieci anni sono peggiorati ’Ambiente e servizi’

e ‘Giustizia e sicurezza’

Particolarmente negativi dal 1990 ad oggi, sono i settori ‘Affari e lavoro’

e ‘Cultura e tempo libero’

mentre appare statica nel tempo, con l’eccezione del 2003, la posizione per ‘Ricchezza e consumi’

frates

articolo correlato 1
articolo correlato 2
articolo correlato 3