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Incendiati autocompattatori per la raccolta rifiuti

Solidarietà all’amministrazione e alla comunità...ma non dimentichiamoci le responsabilità

giovedì 27 novembre 2014, di Peppe Florio


SANTA MARIA LA FOSSA – Un fatto di una gravità assoluta, rispetto a cui ogni discussione di altro tipo si profila inutile: nella scorsa notte, prima delle 2, infatti, i 3 autocompattatori per la raccolta dei rifiuti di proprietà del comune, parcheggiati nell’area mercato, sono stati dati alle fiamme.

Ancora in corso le indagini, da parte degli uomini dell’Arma, su quello che si profila essere un incendio doloso, sulla cui pista, però, non è ancora stata data una risposta definitiva.
Potrebbe trattarsi, infatti, tanto di un ignobile atto vandalico, che va a creare un danno economico non indifferente all’ente, già colpito pochi giorni fa da un grave furto allo stadio comunale, quanto di un atto, collegabile alla criminalità organizzata, in risposta alla gara multimilionaria che il comune, insieme a Grazzanise e Capua, ha indetto per creare un ambito autonomo per la gestione dei rifiuti.
Solo congetture che lasciano il tempo che trovano, per ora, e su cui gli inquirenti potrebbero fornire presto dettagli più certi e scientifici.

Ma se, da un lato, la solidarietà verso l’amministrazione guidata da Antonio Papa e la comunità fossatara è doverosa, dall’altro non si può dare luogo a vittimismi ed indulti tout court.

Nel settembre del 2011, infatti, fu dato incarico alla ditta "L.G. Impianti" per la realizzazione di un impianto di videosorveglianza wireless nell’area mercato e nello stadio comunale. L’impianto, che avrebbe potuto forse restituire fotogrammi dell’accaduto, però, risultava spento, mentre, secondo quanto riferisce il comandante della polizia municipale, Giovanni Gaudiano, erano in azione solo alcune telecamere puntate su soltanto una parte dell’area mercato, non prossima al parcheggio degli autocompattatori.
Non esisterebbero – sebbene il vicesindaco Salvatore Luiso e l’assessore Gaetano Minolfi sostengano con parole forti una tesi opposta - immagini dell’accaduto, né le telecamere in azione avrebbero ripreso movimenti a quell’ora.
Solidarietà e rispetto, certo, ma senza dimenticare che in pochi giorni l’inciviltà e la criminalità hanno avuto la meglio su beni comunali per colpa di una certa superficialità nella gestione della sicurezza e della videosorveglianza.

Peppe Florio

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