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Libera: "Non fermeremo il nostro impegno"

Presa di posizione dell’Associazione contro gli atti vandalici alla Scuola Media

lunedì 4 maggio 2009, di redazione


Non fermeremo il nostro impegno. La nostra presenza per aiutare la dirigente scolastica Itala Sterpetti, incoraggiare il corpo docente e dare un segnale fermo e deciso di possibile riscatto a tutti gli studenti, sarà ancora più forte di prima”. Il commento ai gravi atti di vandalismo contro la scuola media Gravante, è di Valerio Taglione coordinatore di Libera Caserta e del Comitato don Peppe Diana.

“Ora più che mai- continua Taglione- abbiamo l’obbligo di dare delle risposte chiare ed è per questa ragione che nei prossimi giorni saremo a scuola con una pubblica iniziativa, pronti a rendere l’istituto un presidio di legalità”.

Consentire che scritte ingiuriose contro le forze dell’ordine ed inneggianti la camorra, passino come un atto di ordinaria amministrazione è impossibile”, conclude Taglione.

La scuola iscritta a Libera è stata sede di diverse iniziative contro la camorra, ultima in ordine di tempo l’accensione nel mese di febbraio della fiaccola della memoria per il carabiniere Salvatore Nuvoletta. I plessi di Grazzanise, Santa Maria La Fossa e Brezza hanno partecipato alla giornata della legalità tenutasi il 19 Marzo a Casal di Principe ed il 21 marzo a Napoli.

Co.sta.

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1 Messaggio

  • Libera: "Non fermeremo il nostro impegno"

    6 maggio 2009 09:39, di paparente

    Ad ogni atto vandalico non manderei gli alunni a casa, mi attiverei per una lezione sulla legalità (in aula magna oppure all’aperto se il tempo lo permette).Mi attiverei per una giornata di studio collettivo sulla giustizia portando l’esempio:
    - di chi ha dato la vita per una società più giusta e più libera ;
    - di chi è morto nell’adempimento del proprio dovere;
    - di chi ha rinunciato a tutto per una società migliore;
    - di chi ha sacrificato notti e giorni della sua vita per garantire sicurezza ai cittadini.

    Per iniziare farei "studiare" la figura di Paolo Borsellino che il 26 gennaio 1989 all’Istituto Tecnico Professionale di Bassano del Grappa fece un discorso (purtroppo attualissimo) che iniziava così:

    “La maggior parte della gente rispetta le leggi dello Stato non perché le tema, non perché tema la sanzione penale o civile che sia, lo fa perché ritiene che sia giusto non uccidere o non sorpassare in curva. E se così non fosse, cioè se la gente rispettasse le leggi solo perché le teme, non basterebbero tanti carabinieri per il numero di persone che ci sono nel nostro paese; la maggior parte di noi rispetta le leggi perché SENTE il dovere di osservarle”. “Tanto più il cittadino si sente parte integrante dello Stato, con tutte le sue ramificazioni di Regione, Comune e Provincia, tanto più sente il dovere di rispettare le leggi”. “Questo è ciò che accaduto storicamente nel Meridione d’Italia, dove il cittadino si è sentito estraneo allo Stato; non ha sentito l’impulso istintivo a rispettare le leggi. Ciò è accaduto principalmente nelle tre grandi regioni del sud: Campania, Calabria e Sicilia, dove si è venuta a creare una vera e propria disaffezione verso lo Stato e le sue leggi”.

    ....... http://democrazia-in-vendita.blogspot.com/2006/07/la-lezione-di-paolo-borsellino.html

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