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sabato 23 marzo 2013, di redazione
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Pubblichiamo per ’diritto’ di cronaca il manifesto che l’ex Sindaco Enrico Parente ha fatto affiggere per le strade del paese. Il testo non ci è stato inviato ma abbiamo provveduto a ricopiarlo nell’interesse dei lettori.
Il sindaco, richiamandosi alla recente decisione della Cassazione di rinviare al
Riesame il provvedimento di arresto, contesta un paio di addebiti la cui insussistenza secondo lui smonta l’impianto accusatorio. Poi se la prende con la stampa che non avrebbe dato la notizia.
Premesso, precisato e ribadito che le vicende che riguardano il dott. Parente, a cui auguriamo di uscirne presto, toccano anche il paese che lui ha amministrato e che è interesse del paese che lui riesca a dimostrare l’estraneità ai fatti richiamati nelle 22 pagine di relazioni del Prefetto e del Ministro dell’Interno, vogliamo solo segnalare che la stampa ha dato il giusto rilievo alla risoluzione della Cassazione (la foto ne è prova) e anche questo “sito ‘e m..” non ha mancato di farlo (vedere qui).
Questo il testo del manifesto:
L’ORA DELLA VERITA’
Con sentenza 11879/13 la Quinta sezione della Suprema Corte di Cassazione ha respinto la richiesta di arresto a carico della mia persona, SMONTANDO LETTERALMENTE L’IMPIANTO ACCUSATORIO DEL TRIBUNALE DEL RIESAME DI NAPOLI con le seguenti motivazioni:
1) L’Austria è stata solo attraversata in trenta minuti poiché la meta da raggiungere era Copenhagen (dimostrato dalla documentazione da me esibita);
2) il telefonino non è stato mai spento ma semplicemente la scheda non era abilitata al circuito internazionale e quindi non era rintracciabile;
3) Non è mai stato dimostrato né che io abbia effettuato una visita medica al latitante né che abbia procurato un cardiologo, in assenza di alcun elemento indiziario;
4) I vuoti motivazionali fin qui rilevati viziano l’ordinanza impugnata ed impongono l’annullamento ed allo stesso tempo, restando assorbita ogni questione inerente al favoreggiamento.
TUTTO A’ ANNULLATO ED IL RIESAME DOVRA’ PRENDERNE ATTO E, FINALMENTE, CHIARIRE E FARE GIUSTIZIA DI UNA INGIUSTIZIA LETTERALMENTE INVENTATA!!!
Pensate, concittadini, che nessun giornale di tutti quelli che si sono divertiti a sbranarmi, ha riportato la notizia, ormai del giorno 13 Marzo scorso.
CHE ONESTA’ INTELLETTUALE!
E’ il primo passo verso la riconquista della dignità personale e dell’intera mia famiglia!
Dott. Enrico Parente
Grazzanise 16/3/2013