3 aprile 2008 09:29, di paparente
A GRAZZANISE
Né più mai vedrò le tue strade con appeso il sacchetto
Ove giacque il mio corpo fanciulletto
Grazzanise mia, che ti addormenti nella puzza
della monnezza da cui Ferrandelle-discarica nacque,
La politica fea feconde quelle terre
con le sue promesse e liquami delle ditte da essa gestite,
onde non tacque della tua mozzarella alla diossina
il tg nazionale e quello locale,
che cantarono fatali la sventura del lavoratore
campano che baciò la sua petrosa(?)
terra per andar al Nord a "faticar"
Tu non altro che il messaggio sul sito avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi (...)