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Fumarole tossiche nella ex-Pozzi. A quando la bonifica?

giovedì 1 dicembre 2016, di redazione


Calvi Risorta (Ce). Domenica 20 novembre siamo scesi in piazza, davanti ai cancelli dell’ex-Pozzi, per riprendere la parola sull’aggressione all’ambiente e alla nostra salute che incessantemente subisce il nostro territorio.
Dopo aver issato un muro di dissenso popolare contro lo scellerato progetto della Centrale a biomasse, la nostra lotta vincente continua e si allarga al nodo gordiano della bonifica dei siti inquinati in generale e dell’ex Pozzi in particolare.

Abbiamo già dichiarato, e lo ripetiamo, che le comunità calene sapranno tenere alta la guardia per evitare che i quindici milioni destinati alla bonifica finiscano per alimentare un’ennesima speculazione sulle spalle degli abitanti di Sparanise, Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e l’intero agro caleno.
Ad oggi, però, di fronte a noi si pone l’emergenza delle ‘fumarole tossiche’ che esalano dal sottosuolo, frutto dell’autocombustione dei veleni interrati negli anni, sostanze tossiche, nocive ed altamente inquinanti che contaminano l’aria che respiriamo e i terreni che coltiviamo.

A due giorni dal presidio del 20 novembre fu convocato presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere un vertice finalizzato alla determinazione delle misure da intraprendere per spegnere, dopo ben quattro mesi d’inerzie ingiustificabili, il rogo velenoso. Dal quel vertice, al quale parteciparono tutti gli enti coinvolti e i sindaci dei comuni dell’agro, è emerso l’impegno a intervenire entro dieci giorni dall’incontro stesso.
Una determinazione tardiva e insufficiente che non sembra tener conto del fatto che, per ogni minuto, ogni secondo che passa, i fumi tossici continuano a contaminare l’ambiente circostante!

Per queste ragioni, se da un lato registriamo il successo della nostra iniziativa dal basso e popolare nel suonare la sveglia alle istituzioni dormienti, pretendiamo che l’intervento programmato avvenga nel minor tempo possibile.

La pazienza del Comitato per l’Agro Caleno e delle Comunità calene tutte non è infinita!
Se, allo scadere dei tempi previsti dal vertice tenutosi lo scorso giovedì 24 novembre, non ci sarà l’intervento previsto da parte di vigili del fuoco, la nostra lotta ripartirà con maggiore vigore e rinnovata determinazione. Fino alla risoluzione del problema e senza aspettare un minuto di più!

Comitato per l’Agro Caleno
Comitato per l’Agro Caleno: NO Centrale a Biomasse

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