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Beni confiscati. Papa: giovani fossatari creino cooperative sociali

giovedì 26 luglio 2012, di redazione


Santa Maria la Fossa – Stanno continuando e con molto entusiasmo i tre campi di lavoro organizzati dall’associazione “Nero e non solo!”, sui beni confiscati alla criminalità organizzata. Giovani da tutta Italia stanno affluendo a Santa Maria la Fossa per dare una mano nella coltivazione dei terreni siti in località Meta e Mandroni, assegnati da Agrorinasce a “Nero e non solo!”.

“In virtù dell’esperienza che stiamo facendo insieme all’associazione "Nero e non solo" – ha dichiarato il sindaco Antonio Papa - dei campi di lavoro sui beni confiscati, posso sicuramente affermare che la stessa si sta rilevando di estrema importanza sul fronte dello scambio socio-culturale con i ragazzi che da tutt’Italia si sono recati a S. Maria la Fossa. L’obiettivo dell’Amministrazione – ha continuato il sindaco - è quello del riuso sociale di questi beni e se ad esso si aggiunge la conoscenza del nostro paese in tutt’Italia allora posso dire che l’obiettivo di promozione del territorio è stato ampiamente raggiunto. L’accoglienza dei nostri giovani e delle nostre famiglie – ha sottolineato Papa - si è rivelata come al solito eccezionale e proseguendo su questa strada penso che possiamo ambire a più alti obiettivi. Il primo in assoluto è lo sviluppo economico di S. Maria la Fossa e a tal proposito l’esperienza delle cooperative sociali è una possibilità che i nostri giovani possono perseguire, in modo da creare lavoro. A tal proposito rivolgo un invito a tutti i giovani del nostro paese affinché possano promuovere anche a S. Maria la Fossa una forma di cooperativa sociale in modo da coniugare solidarietà, economia e lavoro e su queste basi l’Amministrazione Comunale che mi onoro di presiedere fin d’ora metterà a disposizione degli stessi tutta la collaborazione e l’assistenza possibile affinché si crei lavoro e si continui a valorizzare il concetto di legalità a S. Maria la Fossa”.

Con la speranza che l’accorato invito del sindaco Antonio Papa possa essere raccolto dai giovani fossatari e i tanti beni confiscati e assegnati al Comune possano veramente rappresentare il volano dello sviluppo economico e sociale del paese.

Costa

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