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Il Comitato Cittadino “Senso Civico” si presenta alla cittadinanza

venerdì 25 giugno 2010, di redazione


GRAZZANISE - Perché nasce il Comitato? Il Comitato nasce da un’analisi della realtà entro cui intende svolgere la sua azione. Essa si presenta ancorata a vecchi schemi di dipendenza in virtù dei quali si è portati a chiedere i propri diritti piuttosto che ad esigerli. Una realtà che sembra ingessata e incapace di svolgere positivi passi in avanti, specie nella capacità di aggregarsi positivamente intorno a problemi ed istanze per cercarne la soluzione e per costruire la città del domani. In tale ottica si rende palpabile l’esigenza di creare una comunità, ovvero una cittadinanza attiva, cosciente dei propri doveri e dei propri diritti.

Cosa intende fare? In prima istanza il Comitato intende rendere i cittadini coscienti della loro sovranità, come sancito dalla Costituzione, che invitiamo a rileggere, offrendone una copia. Noi pensiamo a “Cittadini sovrani” nella loro storicità e concretezza, qui ed ora. Il Comitato vuole anche svolgere azione incisiva di ascolto e di comprensione delle istanze della gente e dare avvio a possibili risposte; vuole determinare nei cittadini la coscienza dei propri diritti e dei propri doveri ed educarli a chiedere il puntuale rispetto dei primi e a rispettare con altrettanta sollecitudine i secondi. Inoltre Il Comitato vuol far passare l’idea che il rispetto della legalità si traduce praticamente in un quadro di pari opportunità e che non è possibile ipotizzare qualsiasi sviluppo al di fuori della legalità.

Come fare tutto ciò? Il comitato intende avviare l’ascolto della gente a livello informale, visitando il territorio, ma anche un ascolto formale attraverso i gazebo con annotazione della istanze. Il Comitato, laddove necessario, promuoverà petizioni, interrogazioni, raccolte di firme, su tematiche sensibili e non esclude di avviare consultazioni con l’amministrazione, con i gruppi di minoranza, con i partiti e gruppi non rappresentati, con il mondo ecclesiale e sindacale, con l’associazionismo di vario genere su problemi di rilevanza territoriale. Il Comitato vuole dare avvio ai “forum della cittadinanza” attraverso cui discutere e approfondire settorialmente tematiche specifiche. Vuole curare la pubblicazione dei “quaderni dei forum”, attraverso i quali raccogliere i documenti e le risultanze dei dibattiti e intende collegarsi a movimenti e associazioni di tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori.

Come si vede, una idea - programma ricca ed articolata, che – ovviamente – finirà con il selezionare alcuni obiettivi per perseguirne il raggiungimento. Essa nasce da un lungo dibattito, avviatosi dalla fine di marzo e sarà scandita da verifiche periodiche per valutare il procedere dei lavori, le strategie da migliorare e i nuovi obiettivi che dovessero proporsi, di volta in volta. In questo senso essa rimane un documento “aperto”, pronto a raccogliere le più diverse istanze.

Incarichi e responsabilità: Ufficio di presidenza e Consiglio Direttivo (composto da tutti i soci fondatori) operano in stretta unione. Con criterio il più possibile democratico sono stati affidati gli incarichi e le responsabilità: Presidente del Comitato è Enrico Petrella, vicepresidente Antonio D’Abrosca. Segretario e tesoriere sono Franco Petrella e Antonio Balletta. Queste quattro persone costituiscono l’Ufficio di Presidenza, affiancato – secondo le disponibilità e con alternanza – da tre componenti del consiglio direttivo.

Co.sta.

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3 Messaggi del forum

  • Che bello!!!!Tutto in famiglia! Cognati, cugini e chi più ne ha più ne metta. Enrico Parente Docet. La storia di un movimento appena nato dove l’attuale presidente si autoproclamava antisvoltista (e che chiacchiere contro l’amministrazione), si autòinvesti a candidato a sindaco di una grande coalizione (come i bambini quando dicono di esser fidanzati e poi uno domanda: ma lei lo sa?)e che poi dato che prevale la logica del tutti in famiglia (quindi dei propri interessi) han votato la svolta.

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    • Francamente non vedo il nesso tra questo movimento e le scorse elezioni, ne fanno parte persone che hanno votato chi la svolta e chi nuovi orizzonti, e soprattutto persone non hanno preso parte alle comunali, quindi potevano votare chi volevano. Inoltre non è un movimento antisvoltista, il Presidente ha detto chiaramente che non nasce per contrapporsi a qualcuno o a qualcosa, né per fare opposizione dall’esterno o che sia: nasce per costruire. E il cambiamento si costruisce a piccoli passi, si costruisce partendo in dieci e cercando di essere sempre di più, con gli stessi intenti e con la medesima mentalità. Non si costruisce un mese prima delle elezioni, assemblando persone (per carità di tutto rispetto, ma) che francamente hanno in comune il solo rancore personale per l’ex-sindaco e la voglia matta di mandarlo a casa. Ma adesso non siamo in tempi sospetti, le elezioni sono ben lontane, e se un volto nuovo, che sia Petrella o chiunque altro, propone, a chi ne abbia voglia, di impegnarsi per fare qualcosa per il paese...ben venga!

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