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mercoledì 16 marzo 2022, di redazione
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Navigando nel web abbiamo trovato una breve corrispondenza da Capua per il giornale Il Risveglio Italiano, uno dei tanti che si pubblicavano a Parigi all’inizio del secolo scorso. L’articolo, riguardante un fatto accaduto nel nostro paese, porta la data del 23.08. 1908:
Capua – Il mistero d’una bottiglia – Il sig. Parente Giuseppe di Girolamo, della vicina Grazianise, recatosi ad abbeverare delle vaccine nel Volturno, pescò una bottiglia accuratamente suggellata.
Mosso da curiosità, l’aprì e – con quanta sorpresa è facile immaginare – rinvenne nella bottiglia il biglietto seguente:“Dalla riva del Volturno, 18.7.908.
Un signore che, stanco dei suoi peccati, vuole fare elemosina col suo ricco patrimonio, cerca con questo mezzo di trovare persone bisognose per poterle beneficare.
Chi prende questa bottiglia pubblichi sulla “Tribuna” il suo nome ed il suo paese, ove si trova, e sarà subito rimborsato di una somma che potrà bastare a vivere un po’ di tempo. Si raccomanda una preghiera speciale per l’anima peccatrice”.Tale il biglietto “ ad litteram”
E’ l’opera di un pazzo? E’ lo scherzo di un burlone?
L’interrogativo espresso dal corrispondente è rimasto senza risposta. Chi legge può divertirsi a pensare a varie ipotesi.