Storie locali, storie di tutti

Alcuni importanti eventi culturali hanno caratterizzato la serata di ieri: la mostra ’Faires in the net’ di Giovanni Izzo nel museo Civico di Maddaloni in occasione della Nuit Européenne des Musées, di cui abbiamo già parlato e la presentazione di due libri che in chiave diversa affrontano problematiche del territorio.

Il primo è la Storia di Pignataro in età moderna: il Cinquecento, di Antonio Martone, appassionato studioso di storia locale e direttore del quadrimestrale Le Muse. Se ne è parlato nella saletta degli Amici della Musica della cittadina calena.
L’opera, concepita in tre volumi dal ’500 al ’700 (il secondo e il terzo usciranno a cadenza annuale), sulla base di fonti archivistiche inedite, traccia un quadro della società pignatarese del ’500: il catasto del 1539 informa su mestieri, famiglie, terre e case, malattie, debiti, animali, ecc. L’esame dei registri parrocchiali permette di ricostruire i vari casati; Sante Visite e platee forniscono notizie sulla fondazione di chiese e sull’opera svolta dal clero. Fonti aride che l’autore si sforza di vivificare traendone spesso scene di vita quotidiana.

Hanno presenziato alla manifestazione il preside Rosolino Chillemi, noto storico e operatore culturale capuano, direttore da sempre dell’annuario Capys, e il vice sindaco di Pignataro Piergiorgio Mazzuoccolo, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale che ha sponsorizzato la pubblicazione insieme alla Pro Loco, all’Associazione Amici del Canto, al Museo della Civiltà Contadina e Artigiana e alla macelleria Cuccaro. Gli interventi sono stati cordinati dalla giornalista Grande.
Sono intervenuti con apprezzati interventi anche i proff. Giuseppe Rotoli, presidente degli Amici della Musica, Silvano Franco, direttore della rivista Civiltà Aurunca, e Antonio Bonacci.

Il secondo libro è stato presentato nella Sala consiliare del Comune di Castel Volturno. Esso si intitola "Il fiume narrante", edito da Frammenti edizioni di Caserta e ne è autore Mario Luise, ex sindaco della città domitiana.
Coordinatore della manifestazione è stato l’On. Giuseppe Venditto, ex segretario provinciale del PC, i presentatori Alfonso Caprio e Vittorio Russo.

Il fiume Volturno è il filo conduttore che l’Autore segue dalla prima infanzia fino ad oggi, raccontando con tenerezza un mondo rurale scomparso, in cui risaltava un naturale equilibrio tra la gente e il proprio ambiente. Alla fine il mondo, visto dalla finestra, si dilata in una visione critica e aspra dell’attuale rapporto tra uomo e natura.
Il libro è dedicato anche ai giovani di Castel Volturno e li invita ad impegnarsi nella battaglia per la rinascita del territorio da troppi anni mortificato da ogni tipo di abusivismo.

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