Rinnovata solidarietà al Commissario Prefettizio Ciaramella e al suo staff …

Grazzanise - Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un nuovo attacco sferrato da parte del PDL al commissario prefettizio. Corre l’obbligo di dissociarsi immediatamente da quanto affermato nel manifesto affisso oggi per le strade del nostro paese; difatti non è ammissibile scaricare le colpe della cattiva gestione di questi ultimi anni sui commissari prefettizi che si trovano a governare questo paese solo da qualche mese e certamente non per propria volontà ma perché qualcosa non ha funzionato nel governo che reggeva le sorti di Grazzanise.
Inoltre è paradossale affermare che i problemi di oggi sono ascrivibili solo ed esclusivamente a chi governava nei lontani anni novanta e a chi governa oggi il paese in amministrazione straordinaria!!!!
A questo punto, infatti, sorge spontanea una domanda:

 Se i problemi di oggi, come affermato nel manifesto PDL , sono gli stessi di quelli di più di 20 anni fa, cosa ha fatto per risolverli chi ha governato con continuità negli ultimi 12 anni?

A VOI la risposta…..alquanto scontata!!!!!!!!!!!!!

Concludiamo esprimendo rinnovata ed incondizionata fiducia ai rappresentanti dello Stato che oggi governano il nostro Paese a causa dell’incapacità da parte della politica locale di autodeterminare il proprio futuro.

Nuovi Orizzonti

Questa nota del gruppo consiliare Nuovi Orizzonti è in risposta al manifesto fatto affiggere questa mattina dal PDL locale (che ovviamente non ci è stato inviato) in cui si imputano alla gestione prefettizia le difficoltà finanziarie delle casse comunali.
Da sottolineare, soprattutto per coloro i quali non conoscono la situazione politica del paese, che quando si dice PDL ci si riferisce a una parte della sezione, quella che fa capo all’ex sindaco E. Parente. L’altra parte che si rifà ai consiglieri Conte e Vaio era all’opposizione e come si evince dal manifesto odierno e da uno analogo precedente non condivide assolutamente queste prese di posizione.
Ci si chiede come fanno ancora a resistere, gli uni e gli altri, nello stesso calderone. Divisi su tutto, schierati su sponde avverse e con un giudizio diametralmente opposto sulla gestione commissariale e sull’Amministrazione che l’ha preceduta.