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lunedì 12 dicembre 2022, di redazione
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Anche quest’anno IlSole24ore ha pubblicato la classifica relativa alla qualità della vita nelle 107 province italiane. La ricerca si basa su sei macro-settori: Ricchezza e consumi, Giustizia e sicurezza, Affari e lavoro, Demografia e società, Cultura e tempo libero. All’interno di ogni settore ci sono specifiche classifiche di 15 indicatori.
Le province campane continuano ad occupare la parte bassa della graduatoria tra l’82° posto di Benevento e il 99° di Caserta (Rispetto all’anno scorso le tre province di Avellino, Benevento e Caserta guadagnano rispettivamente 9, 4 e 1 posizione mentre Napoli e Salerno ne perdono otto ciascuna).
Nella tabella seguente riproduciamo il quadro completo dei sei settori con l’indicazione, provincia per provincia, del posto occupato in classifica e delle variazioni parziali e complessive rispetto all’anno precedente.
Nella classifica di quest’anno la provincia di Caserta mostra il piazzamento complessivo peggiore in Campania. Perde posizioni nel settore ‘Demografia e società’, ‘Giustizia e sicurezza’ e nel settore ‘Cultura e tempo libero’, mentre guadagna in ‘Ricchezza e consumi’ e in ‘Affari e lavoro’. Stabile, infine in ‘Ambiente e servizi’.
Le province meridionali si trovano tutte agli ultimi posti. La pandemia, la crisi politica internazionale, le difficoltà dell’economia a livello globale sono altrettanti ostacoli sulla via del progresso ma non spiegano tutto. Questi problemi riguardano tutte le regioni ma alcune sono sempre avanti e altre arrancano. Le cause vanno dunque ricercate in altri ambiti.
Osserviamo più da vicino i dati riguardanti la provincia di Caserta, cominciando dal settore della ‘Ricchezza e consumi’. Come si è già visto, la nostra provincia si colloca, per questo settore, in 95° posizione su 107 ma conviene guardare i piazzamenti per i quindici indicatori previsti che sono molto variegati. Ne riportiamo alcuni.
Per quanto riguarda i depositi bancari Caserta conferma l’87° posto con 12.881 euro pro capite. Al 77° posto è per il prezzo medio di vendita delle case: 1150 euro al mq.
Sale al 59° posto per le pensioni di vecchiaia che ascendono in media a 19.429 euro annuali.
Ma ci sono altri indicatori che chiariscono l’aspetto economico. Il primo è quello del consumo di beni durevoli da parte delle famiglie che è calcolato a 1.880 euro l’anno, per il quale si piazza a un bruttissimo 105° posto.
L’altro indicatore significativo è quello delle riqualificazioni energetiche per cui è al posto 106 altrettanto negativo.
Viceversa sale al 6° posto della classifica quando si tratta dell’inflazione di energia, gas e prodotti combustibili oppure dei canoni medi di locazione.
Va un po’ meglio nel settore ’Affari e lavoro’, in cui Caserta si colloca al 41° posto della classifica generale guadagnando la bellezza di 39 posizioni.
Gli indicatori di questo macro-settore riguardano le strutture ricettive, il lavoro, la formazione. Troviamo un ottimo 5° posto con l’imprenditorialità giovanile, un 30° posto per nuove imprese registrate e un 33° posto per le imprese che fanno commercio elettronico. Caserta conferma un buon 49° posto per le startup innovative.
A fronte di questi risultati più o meno positivi se ne incontrano altri che danno un quadro più di difficoltà. Siamo al 37 posto per le cessazioni di imprese, all’85° per il rapporto tra esportazioni di beni verso l’estero e valore aggiunto, al 95° per tasso di occupazione delle persone da 20 a 65 anni, al 91° per la partecipazione alla formazione continua e saliamo al secondo posto, ma non è un dato positivo, per la percentuale di pensionati ogni 1000 abitanti.
Per quanto riguarda le strutture ricettive abbiamo due dati un po’ contraddittori. Caserta si pone al 75° posto per numero di posti letto per km2 ma al 32° per qualità delle strutture alberghiere (numero medio di stelle).
Dolenti note sul fronte ’Giustizia e sicurezza’ dove Caserta si colloca al 93° posto complessivo sulle 107 province italiane, perdendo quattro posizioni rispetto a un anno fa. Questo è un settore piuttosto delicato per l’impatto notevole che ha sulla vita delle persone e delle imprese.
La classifica per alcuni indicatori di questo settore non è buona. Caserta si piazza, è vero, al 91° posto per l’indice di litigiosità, ma sale al 62° posto per l’indice di criminalità.
Per quanto riguarda la sicurezza, i fatti di cronaca fanno assumere alla provincia le seguenti posizioni: reati legati agli stupefacenti 25° posto, furti nelle abitazioni 35° posto, furti con strappo 76° posto, esorsioni 80° posto, rapine sulla pubblica via 88° posto.
La Giustizia, dal canto suo, va a rilento. Si conferma il 2° posto dell’indice di rotazione delle cause. Siamo al 100° posto per quota delle cause pendenti ultratriennali e per la durata delle cause civili. Ci vogliono ancora 1017 giorni per terminarle.
E’ migliorato, invece, il tasso di mortalità per incidenti stradali per cui si occupa il 53° posto.
frates