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Contributo a fondo perduto a sostegno dei commercianti locali

Radici 2030 propone al comune un piano per supportare le attività colpite dalla pandemia

mercoledì 9 dicembre 2020, di redazione


GRAZZANISE – Questa mattina,[ieri per chi legge] il gruppo Radici 2030 – Progetto di sviluppo politico ha inviato al comune di Grazzanise una proposta per istituire un contributo a fondo perduto a favore delle attività commerciali che hanno subito perdite a causa della pandemia Covid-19.

Nel documento, indirizzato al sindaco Enrico Petrella, al presidente del consiglio comunale Enzo Saverio Zito e ai capigruppo di maggioranza e minoranza, il gruppo chiede di istituire un sostegno economico una tantum, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, in favore delle attività commerciali soggette a sospensione dell’attività o a limitazione della stessa a causa dell’emergenza sanitaria. In particolare, il prospetto elaborato dal gruppo prevede un supporto di 500 euro per tutte le attività sottoposte alla sospensione obbligatoria dell’attività, e un contributo di 250 euro per tutte le attività che invece hanno subìto limitazioni dell’attività o pesantissimi cali nella vendita o nell’erogazione del servizio.
Un intervento che, secondo le stime elaborate dal gruppo, avrà un costo di 21mila euro e interesserà circa 60 attività commerciali, e che contribuirà a sostenere e a tenere in vita tutte quelle attività e tutti quei commercianti che, con il proprio lavoro, offrono servizi indispensabili alla comunità.
La crisi che stiamo vivendo, infatti, oltre che sanitaria, è anche economica. Secondo un sondaggio elaborato a settembre 2020 da Confesercenti e Swg, 90mila tra aziende e attività commerciali sono state costrette al fallimento a causa dell’avvento e del diffondersi della pandemia. I motivi che possono portare al fallimento, ovviamente, possono essere molteplici ma quello che accomuna le migliaia di aziende ed attività che si sono ritrovate in questi mesi ad abbassare definitivamente le saracinesche, nella maggior parte dei casi, è un unico fattore: mancanza di liquidità.
Interventi simili, anche con contributi maggiori, sono stati istituiti da comuni limitrofi, tra cui Cancello ed Arnone.

Co. Sta.

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