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Presa di mira la tomba del giovane Raffaele Massaro
sabato 21 novembre 2009, di Luigi Pezzera
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GRAZZANISE – Incredulità, stupore, rabbia, e ancora tanti altri stati d’animo potrebbero essere elencati per rappresentare la reazione che ogni essere umano “normale” potrebbe avere quando sull’opinione pubblica piombano particolari notizie che più o meno sconvolgono la tranquillità di un piccolo centro come Grazzanise che, purtroppo, di tranquillità ne conosce ben poca.
L’ennesima brutta notizia questa volta viene dal luogo che più di tutti dovrebbe essere tranquillo, il cimitero. Sulla tomba di Raffaele Massaro, giovane scomparso prematuramente qualche anno fa, al quale Grazzanise ha intitolato il campo sportivo comunale di calcio, spariscono quasi ogni giorno oggetti di piccolo valore economico ma di grande valore affettivo. Piccoli braccialetti, collanine, lettere, sciarpe, cappelli e palloni della squadra del cuore, il Napoli, e tanti altri piccoli oggetti che amici, familiari e molti altri cittadini grazzanisani donano al caro Raffaele riponendoli a fianco della lapide del cimitero.
I furti sulla tomba di Raffaele erano iniziati fin dai primi mesi successivi alla sua morte, ma non con una frequenza tale da allarmare. Nelle ultime settimane, però, Nicola e Orsolina, i genitori di Raffaele, contano a decine gli oggetti che sono spariti dalla tomba del loro caro e quasi non credono ai loro occhi nel constatare che qualcuno possa rubare oggetti in un cimitero, incurante della sacralità del luogo e dell’importanza affettiva di tutto ciò che si trova su quella tomba.
Luigi Pezzera