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giovedì 20 ottobre 2011, di redazione
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E’ uscito in questi giorni per L’Arca e l’Arco Edizioni “Quegli istanti a ridosso del futuro”, libro di Paola Broccoli, con presentazione di Roberto Saviano e testi di Felicio Corvese e Andrea Sparaco (qualche mese fa Mario Luise tracciava qui un ricordo dell’artista ). Già il titolo anticipa due elementi, uno tecnico-formale e l’altro politico-sociale. Infatti si tratta, innanzitutto, di una narrazione fotografica con un corredo uscito quasi per incanto dai cassetti e dagli archivi personali di dirigenti e militanti del PCI.
Istantanee che abbracciano un periodo che va dal dopoguerra agli anni ’80, che ritraggono volti noti e sconosciuti, passioni, lotte, amicizie, ‘fede’ di una parte della popolazione della provincia di Caserta che fu protagonista della vita sociale e politica di quegli anni. I testi degli autori, a cui rimandiamo, tratteggiano molto bene l’evoluzione storica, i fenomeni sociali che si svilupparono nei primi anni del dopoguerra fino all’epoca di Berlinguer. Ma le immagini hanno una carica evocativa incomparabile.
Da esse risaltano anonimi protagonisti e dirigenti di partito già maturi e temprati o all’inizio della loro formazione. Momenti di duro scontro col potere e manifestazioni di solidarietà, lampi di consapevolezza politica ed espressioni di speranza in un futuro migliore.
Istanti, appunto, che nella loro naturalità rappresentano e ricordano a chi li ha vissuti, un mondo di idee, di passioni, di tensioni morali che non c’è più. E qui giungiamo al secondo elemento evocato dal titolo.
Lotte per la terra, per l’industrializzazione, per salari più decenti, per la scuola e le infrastrutture, per la dignità della persona. Lotte acerrime che per tanti significarono sacrifici sulla propria pelle. Momenti in cui veramente sembrò che il mondo meridionale e casertano, ma tutta l’Italia, stessero facendo il balzo decisivo verso il progresso e la modernità. Eppure, meditando su quanto accadde in quelle stagioni, alla luce di queste immagini, non si può non avvertire l’amaro di un processo incompiuto (per debolezze proprie – penso al Basso Volturno - o per disegni altrui), di una maturazione interrotta, della delusione per un qualcosa che sarebbe dovuto accadere e non è stato. Della Storia che è arrivata sul punto di compiersi ma che si è arrestata “a ridosso del futuro”.
E il futuro lo abbiamo conosciuto, si è fatto presente senza speranza: speculazioni, monnezza, medioevo politico e sociale. Con una aggravante importantissima: è scomparsa la forza propulsiva della “classe operaia”, la fede nella politica come “motore di cambiamento”, il “servire il popolo” e con ciò, pare a volte, anche la gioia di vivere.
Ecco, questo della Broccoli, erede di una importante tradizione politica di Terra di Lavoro, è uno di quei libri capaci di stimolare delle riflessioni e contemporaneamente di suscitare delle emozioni.
Paola Broccoli: Quegli istanti a ridosso del futuro. Presentazione di Roberto Saviano, testi di Felicio Corvese e Andrea Sparaco. L’arcael’arco Edizioni, 2011, euro 15,00
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